Alemayehu Teodoro

Alemayehu Teodoro
Principe di Etiopia
In carica1861 –
1878
TrattamentoAltezza imperiale
NascitaAmba Mariam, 23 aprile 1861
MorteLeeds, 14 novembre 1879 (18 anni)
Luogo di sepolturaCappella di San Giorgio
PadreTeodoro II d'Etiopia
MadreTiruwork Wube
ReligioneOrtodossa etiope

Alemayehu Teodoro (in amarico አለማየሁ ቴዎድሮስ, Ālemayehu Tēwodros; Amba Mariam, 23 aprile 1861 – Leeds, 14 novembre 1879) è stato un principe etiope, figlio di Teodoro II d'Etiopia.

Biografia

Il principe Alemayehu nacque ad Amba Mariam nel 1861, figlio dell'imperatore Teodoro II e dell'imperatrice consorte Tiruwork Wube. Rimase orfano di entrambi i genitori nel 1868: il padre si suicidò in seguito alla sconfitta nella battaglia di Magdala, la madre morì durante il viaggio da Amba Mariam a Zula, dove era intenzionata a partire per l'Inghilterra insieme al figlio. La decisione di portare Alemayehu nel Regno Unito era stata presa da Teodoro II prima di morire, temendo che il figlio potesse essere assassinato da qualche pretendente al trono imperiale. Nonostante le richieste della madre, Robert Napier, I barone Napier di Magdala affidò il principe alle cure del capitano Tristram Speedy, che ne divenne il tutore.[1] Dopo essere giunto ad Alessandria con il piccolo Alemayehu, l'intero entourage imperiale etiope fu congedato da Speedy, che portò il bambino sull'Isola di Wight.

Sull'isola, Alemayehu fece la conoscenza della regina Vittoria a Osborne House. La sovrana prese a cuore le sorti del principe, che successivamente si trasferì in India con il capitano Speedy e la moglie. Tuttavia, il governo inglese stabilì che Alemayehu dovesse essere educato in Inghilterra e il bambino fu mandato prima alla Lockers Park School e poi a Cheltenham per essere educato da Thomas Jex-Blake, preside del Cheltenham College. Nel 1875 cominciò a studiare alla Rugby School e nel 1878 si immatricolò nella scuola per ufficiali di Sandhurst, il Royal Military College. Il principe fu molto infelice a Sandhurst, tanto che dopo solo un anno fu trasferito a Leeds affinché vivesse con Cyril Ransome, suo precettore alla Rugby School.[2] Entro pochi giorni dal suo arrivo a Leeds, Alemayehu contrasse la pleurite che lo portò alla morte sei settimane più tardi all'età di diciotto anni. La regina Vittoria accolse con tristezza la notizia della morte del principe etiope, commentando nel suo diario:[3]

(EN)

«Very grieved & shocked to hear by telegram, that good Alamayou passed away this morning! It is so sad! All alone, in a strange country, without a single person or relative belonging to him, so young, & so good, but for him one cannot repine. His, was no happy life, full of difficulties of every kind, & he was so sensitive, thinking people stared at him on account of his colour, that I fear he would never have been happy. Everyone is sorry»

(IT)

«Affranta e sconvolta di apprendere per telegramma che il buon Alimayehu è morto stamani. Che tristezza! Tutto solo, in un Paese straniero, senza neanche una persona o un parente con cui stare bene, così giovane e buono che non si può non provare pena per lui. La sua non è stata una vita felice, piena di difficoltà di ogni tipo, ed era così suscettibile, a pensare che la gente lo fissasse per il colore della pelle, che temo non sarebbe mai stato felice. Siamo tutti addolorati»

La regina fece portare la salma del principe al castello di Windsor, dove ricevette le esequie funebri nella Cappella di San Giorgio. Nonostante il principe sia ricordato da una targa commemorativa nella navata della cappella, in realtà il corpo di Alemayehu è sepolto in una cripta di mattoni fuori da San Giorgio. Nel 2015 e nel 2018 la Corona ha respinto le richieste del governo etiope per la restituzione della salma;[4][5] tuttavia, nel settembre 2023 una ciocca dei capelli di Alemayehu è stata consegnata all'ambasciatore etiope nel Regno Unito, insieme ad altri beni trafugati dagli inglesi nel palazzo reale di Amba Mariam.[6]

Note

  1. ^ (EN) Nadia Nurhussein, Black Land: Imperial Ethiopianism and African America, Princeton University Press, 7 giugno 2022, p. 79, ISBN 978-0-691-23462-5. URL consultato il 20 settembre 2022.
  2. ^ (EN) Robert Aldrich, Banished potentates: Dethroning and exiling indigenous monarchs under British and French colonial rule, 1815–1955, Manchester University Press, 27 dicembre 2017, ISBN 978-1-5261-1343-6. URL consultato il 20 settembre 2022.
  3. ^ (EN) Ian Lloyd, An Audience with Queen Victoria, History Press, 2019. URL consultato il 18 agosto 2024.
  4. ^ (EN) This Ethiopian prince was kidnapped by Britain – now it must release him | Maaza Mengiste, su the Guardian, 7 settembre 2015. URL consultato il 20 settembre 2022.
  5. ^ (EN) James Tapper, Ethiopians urge Britain to return bones of ‘stolen’ prince after 150 years, in The Observer, 14 aprile 2018. URL consultato il 18 agosto 2024.
  6. ^ (EN) Hanna Temuari, Ethiopian Prince Alemayehu's lock of hair returned after 140 years in UK, in BBC News, 22 settembre 2023. URL consultato il 18 agosto 2024.

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