Analisi di Einstein dell'interazione radiazione-materia

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Abbozzo termodinamica

Albert Einstein si occupò del problema dell'interazione tra radiazione e materia nel 1917 pubblicando nel Volume 18 di Physika Zeitschrift l'articolo On the Quantum Theory of Radiation.[1] Nell'articolo affronta l'argomento analizzando la radiazione di corpo nero per mezzo della nuova teoria quantistica.
[1] Nel 1900 Max Planck, introducendo la quantizzazione dell'energia di un'onda elettromagnetica, aveva ricavato con metodi statistici l'espressione per la distribuzione spettrale della densità di energia della radiazione di corpo nero:

ρ ( λ ) = λ 5 8 π h c e h c λ k T 1 {\displaystyle \rho (\lambda )=\lambda ^{-5}{\frac {8\pi hc}{e^{\frac {hc}{\lambda kT}}-1}}\qquad }

Questa espressione verificava la legge di Wien e risolveva il problema della "catastrofe dell'ultravioletto".[2][3][4]

Einstein ricava che, in presenza di radiazione elettromagnetica, la probabilità di transizione per unità di tempo tra due livelli energetici ( E a {\displaystyle E_{a}} , E b {\displaystyle E_{b}} ) di un elettrone atomico è proporzionale alla densità di energia della radiazione alla frequenza corrispondente alla distanza tra i due livelli secondo la legge di Planck:

d P a b d t = B a b ρ ( ω b a ) con ω b a = 1 ( E b E a ) {\displaystyle {\frac {dP_{ab}}{dt}}=B_{ab}\rho (\omega _{ba})\quad \quad \quad {\textrm {con}}\,\,\omega _{ba}={\frac {1}{\hbar }}(E_{b}-E_{a})}

dove B a b {\displaystyle B_{ab}} è detto coefficiente di Einstein. Tale probabilità risulta essere la stessa sia per l'assorbimento che per l'emissione, di conseguenza si ottiene che un corpo nero raggiunge l'equilibrio quando i due livelli energetici sono ugualmente popolati. Questo risultato è in contrasto con la distribuzione di Boltzmann, sperimentalmente verificata, che prevede un andamento all'equilibrio della popolazione dei livelli energetici proporzionale al fattore e E / k T {\displaystyle e^{-E/kT}} .

Per risolvere il problema Einstein introduce per la probabilità di emissione un secondo coefficiente che non dipende dalla densità di radiazione:

d P a b d t = B a b ρ ( ω b a ) + A a b {\displaystyle {\frac {dP_{ab}}{dt}}=B_{ab}\rho (\omega _{ba})+A_{ab}}

questo coefficiente rappresenta l'emissione spontanea ( E a > E b {\displaystyle E_{a}>E_{b}} ). Tenendo conto di questo nuovo fattore Einstein riesce a ricavare l'espressione di Planck per la distribuzione spettrale della densità di energia.

Note

  1. ^ a b Volume 6: The Berlin Years: Writings, 1914-1917 (English translation supplement) page 220, su einsteinpapers.press.princeton.edu. URL consultato il 13 giugno 2024.
  2. ^ (EN) Glenn Elert, Blackbody Radiation, hypertextbook, 2023. URL consultato il 13 giugno 2024.
  3. ^ (EN) Planck's Quantum Theory & Wien's Displacement Law – HSC Physics, su Science Ready. URL consultato il 13 giugno 2024.
  4. ^ Legge di Planck, su www.chimica-online.it. URL consultato il 13 giugno 2024.

Voci correlate

  • Coefficienti di Einstein
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