Anna Morichelli Bosello

Anna Morichelli Bosello

Anna Morichelli Bosello (Reggio Emilia, 1750/55 – Trieste, 30 ottobre 1800) è stata un soprano italiano. Considerata la rivale di Brigida Banti,[1] ricevette il plauso di tutti i principali teatri italiani come primadonna. Acquisì notorietà anche all'estero, in particolare in Germania, a Vienna e a Parigi.[2]

Biografia

Allieva di Guadagni, debuttò a Parma nel 1779.[3] Di particolare rilevanza fu la sua performance in Cajo Ostilio a Faenza,[4] per la quale le fu dedicata un'elegia latina dal faentino Domenico Dardocci, parente del musicista Carlo Francesco Dardocci.[5] Nel 1789 si esibì a Novara nel dramma Enea e Lavinia musicato da Pier Alessandro Guglielmi,[6] mentre due anni dopo la troviamo al Regio di Torino nel cast de La disfatta dei mori musicato da Giuseppe Gazzaniga.[7] Innumerevoli furono le sue apparizioni al Teatro alla Scala, tra le quali ricordiamo Il vecchio geloso (1781),[8] Alisinda (1785)[9] e L'arbore di Diana (1788).[10] Il rapporto conflittuale con la rivale Brigida Banti destò non pochi problemi al librettista Lorenzo Da Ponte, il quale scappò dalle due e morì a New York nel 1838.[11] Nel suo Memoirs egli scrive a proposito delle due cantanti:

«Non erano più giovani, e mai erano state enumerabili tra le grandi bellezze: ma l'una era molto ricercata e pagata esageratamente per gli splendori di una voce gloriosa, l'unico dono che aveva ricevuto dalla Natura: l'altra, per la sua recitazione, dava una performance che era vera, nobile, lavorata con cura e piena di espressione e grazia. Erano quindi entrambe diventate idoli del pubblico, ma terrori di compositori, poeti, cantanti e impresari. Una sola di loro bastava a far tremare al suo nome qualsiasi teatro in cui era impegnata. Lascio quindi al mio buon lettore immaginare quale doveva essere la situazione all'Opera italiana di Londra in un momento in cui entrambe queste eroine di scena si esibivano contemporaneamente.»

((EN) Lorenzo Da Ponte, Memoirs, New York, Orion Press, 1959, p. 126.)

Dopo essere stata incoronata e acclamata "regina" dai giacobini a Parigi, si recò a Milano per poi cantare come buffa assoluta al Teatro San Moisè di Venezia nella stagione autunnale del 1791.[12] La sua ultima esperienza professionale fu a Londra, dove cantò dal 1792 al 1794 prima del suo rientro in Italia, dove si ritirò definitivamente dalle scene.[3]

Note

  1. ^ Pasolini-Zanelli 1888, p. 25.
  2. ^ Carlo Gervasoni, Nuova teoria di musica ricavata dall'odierna pratica, ossia Metodo sicuro e facile in pratica per ben apprendere la musica, a cui si fanno precedere varie notizie storicomusicali., Blanchon, 1812, p. 192.
  3. ^ a b (EN) Joseph Louis Russo, Lorenzo Da Ponte: Poet and Adventurer, Columbia University Press, 1922, p. 89.
  4. ^ Pasolini-Zanelli 1888, p. 24.
  5. ^ Pasolini-Zanelli 1888, p. 31.
  6. ^ Guido Bustico, Il teatro antico di Novara (1695-1873), Novara, La Tipografica, 1922, p. 33.
  7. ^ La disfatta de' Mori; dramma per musica, da rappresentarsi nel Regio Teatro di Torino, nel carnovale del 1791, 1791, p. 5.
  8. ^ Chiappori 1818, p. 23.
  9. ^ Chiappori 1818, p. 28.
  10. ^ Chiappori 1818, p. 36.
  11. ^ (EN) Boston Symphony Orchestra, Programme, Ellis, 1918, p. 1300.
  12. ^ Taddeo Wiel, I teatri musicali veneziani del settecento. Catalogo delle opere in musica rappresentate nel secolo XVIII in Venezia, F.lli Visentini, 1897, p. 67.

Bibliografia

  • G. Pasolini-Zanelli, Il teatro di Faenza: dal 1788 al 1888, Conti, 1888.
  • Giuseppe Chiappori, Serie cronologica delle rappresentazioni drammaticopantomimiche poste sulle scene dei principali teatri di Milano dall'autunno 1776 all'intero autunno 1818, Giovanni Silvestri, 1818.

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