considera le partite giocate in casa in campionato. Dati aggiornati al 14 giugno 1962
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Associazione Calcio Milan nelle competizioni ufficiali della stagione 1961-1962.
Indice
1Stagione
2Divise
3Organigramma societario
4Rosa
5Calciomercato
6Risultati
6.1Serie A
6.1.1Girone di andata
6.1.2Girone di ritorno
6.2Coppa Italia
6.3Coppa dell'Amicizia
6.4Coppa delle Fiere
7Statistiche
7.1Statistiche di squadra
7.2Statistiche dei giocatori
8Note
9Bibliografia
10Voci correlate
11Collegamenti esterni
Stagione
L'estate 1961 segnò l'arrivo in panchina di Nereo Rocco[4], distintosi alla guida delle «provinciali» Triestina e Padova.[5] Il parco-giocatori vide gli acquisti delle punte Pivatelli e Greaves[6], nonché la promozione in prima squadra del centrocampista Lodetti.[7]
In avvio di campionato il Milan contese il primato ai concittadini nerazzurri, imponendosi tra l'altro nel derby.[6] Le fortune della squadra erano legate alla prolificità di Greaves[8], il cui carattere estroso e l'indisciplina fuori dal campo ne provocarono tuttavia l'attrito con Rocco.[5] Nel mercato autunnale il britannico lasciò quindi Milano, venendo sostituito dal brasiliano Sani che ricopriva la posizione di regista a centrocampo.[5] L'ossatura della formazione era poi retta da Ghezzi tra i pali[9], Trapattoni in mediana e Altafini in avanti.[5] Durante il girone di andata i rossoneri collezionarono risultati altalenanti[10][11][12][13], pur facendo registrare una netta vittoria (5-1) contro la Juventus.[14] Al giro di boa gli uomini di Rocco occupavano la quarta posizione, con 5 punti di ritardo dall'Inter.[15]
La seconda parte di campionato segnò invece la rimonta del Diavolo[16][17][18], malgrado una battuta d'arresto nella stracittadina.[6] I meneghini piazzarono l'allungo decisivo nel mese di marzo, travolgendo in successione Fiorentina e Juventus e portandosi in tal modo al comando.[19][20][21] La striscia positiva si tradusse in una serie di otto vittorie consecutive — tra cui il successo a tavolino di Bergamo, assegnato per invasione di campo —[6] che assicurarono il tricolore alla penultima giornata, dopo il 4-2 casalingo sul Torino.[22] Per i rossoneri si trattò dell'ottavo Scudetto[23], vinto con un margine di 5 punti sull'Inter di Helenio Herrera.[6] Ad impreziosire il trionfo fu la soddisfazione personale di Altafini, laureatosi capocannoniere del campionato (a pari merito col viola Aurelio Milani) con 22 centri.[24]
^abIngaggiato in prestito temporaneo dall'Udinese per disputare la Coppa dell'Amicizia.
^Risultato assegnato per delibera della giustizia sportiva; incontro non disputato per invasione di campo da parte dei tifosi. Cfr. La classifica del campionato è bugiarda per il rinvio dell'incontro di Bergamo, in Stampa Sera, 26 marzo 1962, p. 7.
Bibliografia
Almanacco Illustrato del Calcio: La storia 1898-2004, in La Gazzetta dello Sport, Modena, Panini Editore, 2005, p. 544, ISSN 1120-5067 (WC · ACNP).