Carrosserie Hermann Graber

Carrosserie Hermann Graber
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StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Fondazione1927
Fondata daHermann Graber
Chiusura1970
Sede principaleWichtrach
SettoreAutomobilistico
ProdottiAutovetture
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La Carrosserie Hermann Graber è stata una casa automobilistica svizzera di vetture sportive e di lusso attiva dal 1927 al 1970, e specializzatasi negli anni trenta del XX secolo nel carrozzare autotelai prodotti dalla fabbriche Alfa Romeo, Bentley, Bugatti, Duesenberg e Packard, e negli anni cinquanta da Alvis, Bentley, Aston Martin, Lagonda, Rolls-Royce e Rover

Storia

Una Alfa Romeo Type 8C 2,3 cabriolet Graber esposta al Musée National de l'Automobile.
Una Bugatti Type 57 carrozzata da Graber nel 1937.
Alvis TC 21/100 "Grey Lady" carrozzata da Graber nel 1953.

Nel 1924 Hermann Graber, allora ventunenne, rilevò l'attività del padre, classe 1904, che aveva una bottega di carrettiere a Wichtrach, una cittadina tra Berna e Thun.[1] Hermann Graber riconfigurò rapidamente l'attività del padre iniziando a costruire carrozzerie per automobili.[2] Il primo veicolo con carrozzeria Graber, una Fiat 509 cabriolet a due posti, fu presentata nel 1927. Due anni dopo una Panhard & Levassor 20CV carrozzata Graber vinse il Concours d'Elegance Suisse di St. Moritz, e a seguito di questa vittoria l'attività della "Carrosserie Graber" divenne nota in tutta Europa.[2]

Durante gli anni trenta del XX secolo l'azienda costruì una serie di carrozzerie speciali su una gamma di telai di Alfa Romeo, Bentley, Bugatti, Duesenberg, Hispano-Suiza, Lancia, Mercedes e Packard.[1] Nel 1939 una Alfa Romeo 6C 2300B MM carrozzata Graber vinse il Concours d'Elegance Suisse di St. Moritz.[1] All'inizio degli anni trenta la Francia aveva perso a favore della Gran Bretagna la sua posizione di più grande produttore di automobili d'Europa, e la Gran Bretagna avrebbe mantenuto il primo posto fino ai primi anni cinquanta.[2] Dopo la fine della seconda guerra mondiale la Graber si concentrò su carrozzerie speciali progettate e realizzate sugli autotelai più esclusivi prodotti dall'industria automobilistica britannica, come Alvis, Bentley, Aston Martin, Lagonda, Rolls-Royce e Rover.[2] Un totale di 35 carrozzerie Graber sono stati realizzate per la Bentley, 12 dei quali solo per il modello Bentley Mark VI.[2] Nel 1946 Graber realizzò la sua prima carrozzeria su telaio Alvis, e nel 1953 acquisì i diritti di distribuzione per la Svizzera delle automobili prodotte dalla Alvis Cars. Nel 1955, in risposta a un ordine di un cliente delle Alvis, produsse quelli che si sarebbero rivelati i primi due di numerosi prototipi con carrozzeria Graber su un telaio Alvis.[3]

Durante gli anni cinquanta i legami tra la Graber e la Alvis si intensificarono. Dopo che il designer di lunga data della Alvis, G.T. Smith-Clarke aveva lasciato l'azienda, Graber presentò nel 1955 la sua Alvis TC 21/100 "Grey Lady"[4] con carrozzeria Graber che combinava l'eleganza classica dell'auto con un ponton dalle linee più moderne.[5] I nuovi modelli Alvis entrarono in produzione in serie, realizzati su licenza delle aziende britanniche, dapprima la Willowbrook e poi la Park Ward.[3] Quest'ultima prese i disegni svizzeri e li adattò per produrre un'auto con più spazio interno rispetto all'originale disegno Graber.[2] Tutti i successivi modelli Alvis TD 21, TE 21 e l'ultimo TF 21 seguivano il progetto di base di Graber.[2] Nel frattempo, nella Svizzera centrale, Graber continuò a costruire su ordinazione vetture con carrozzeria speciale basate su telaio Alvis a un ritmo non superiore alle dieci all'anno.[2] Questi includevano vetture a quattro posti con carrozzeria coupé (a volte descritte dagli inglesi come berline), cabriolet e quattro speciali a quattro porte.[2] I prodotti di Graber erano più bassi delle auto Alvis con carrozzeria standard con montanti A e C più inclinati. Quando i clienti richiedevano dei miglioramenti, Graber era felice non solo di produrre carrozzerie speciali, ma anche di ridisegnare o adattare aspetti del telaio dell'auto.[2] Hermann Graber morì nel 1970 e la produzione di vetture con carrozzeria speciale a Wichtrach terminò. All'epoca erano stati prodotti circa 800 veicoli con carrozzeria Graber. L'attività continuò sotto il controllo della vedova, specializzandosi ora nella riparazione e nella manutenzione delle carrozzerie. Tra il 1980 e il 1996 l'azienda Graber operò in franchising come importatore ufficiale delle automobili Ferrari.[2] Nel 2001 ciò che rimaneva dell'attività è stato acquisito da un noto restauratore di veicoli d'epoca svizzero di nome Markus Scharnhorst e trasferito a Toffen.[2]

Galleria: Realizzazioni della Carrosserie Hermann Graber

  • Logo delle Carrosserie Graber
    Logo delle Carrosserie Graber
  • Carrozzeria Graber su telaio Lancia Aprilia (1941)
    Carrozzeria Graber su telaio Lancia Aprilia (1941)
  • Una Delahaye 135 M Cabriolet carrozzata da Graber
    Una Delahaye 135 M Cabriolet carrozzata da Graber
  • Talbot-Lago T 26 Cabriolet Graber (1952)
    Talbot-Lago T 26 Cabriolet Graber (1952)
  • Una Packard del 1938 carrozzata Graber
    Una Packard del 1938 carrozzata Graber
  • Lagonda 3 Litre carrozzata Graber
    Lagonda 3 Litre carrozzata Graber
  • Una Bentley S1 Cabriolet carrozzata Graber
    Una Bentley S1 Cabriolet carrozzata Graber
  • Una Alvis TF 21 Coupé de 1967 carrozzata Graber
    Una Alvis TF 21 Coupé de 1967 carrozzata Graber
  • Jaguar SS Coupé del 1938
    Jaguar SS Coupé del 1938
  • Bentley Mark VI carrozzata Graber 1951-1953
    Bentley Mark VI carrozzata Graber 1951-1953
  • Alvis TS 21 carrozzata da Graber del 1967
    Alvis TS 21 carrozzata da Graber del 1967
  • Alvis TC 108G carrozzata Graber del 1957
    Alvis TC 108G carrozzata Graber del 1957
  • Aston Martin DB2/4 Drophead Coupé carrozzata Graber del 1954
    Aston Martin DB2/4 Drophead Coupé carrozzata Graber del 1954
  • Bugatti Tipo 44 Graber and Gerber Roadster del 1927
    Bugatti Tipo 44 Graber and Gerber Roadster del 1927
  • Delahaye 135M Cabriolet carrozzata da Graber del 1946
    Delahaye 135M Cabriolet carrozzata da Graber del 1946
  • Duesenberg Model J carrozzata da Graber del 1930
    Duesenberg Model J carrozzata da Graber del 1930

Note

  1. ^ a b c Silli 2018, p. 20.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l Coachbuild.
  3. ^ a b Alvis archive.
  4. ^ Brazendale 2000, p. 26-28.
  5. ^ Bohnenblust 2005, p. 12.

Bibliografia

  • (DE) Kevin Brazendale, nzyklopädie Automobil von Alfa Romeo bis Zagato. Die 600 schönsten Modelle, Augsburg, E. Weltbild, 2005, ISBN 3-8289-5384-0.
  • (DE) Rainer W. Schlegelmich e Hartmut Lehbrink, Englische Sportwagen, Köln, Könemann, 2001, ISBN 3-8290-7449-2.
  • (DE) Halwart Schrader e David Lillywhite, Klassische Automobile, Stuttgart, Motorbuch Verlag, 2005, ISBN 3-613-02552-3.
Periodici
  • (FR) Emil Bohnenblust, Hermann Graber war der ungekrönte König der Schweizer Karosseriebauer, in Automobilia, n. 4, juni 2005, p. 12.
  • Giuliano Silli, Carrosserie Graber, in epocAuto, n. 10, Faenza, Edizioni C&C srl, ottobre 2018, pp. 20-22.

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Collegamenti esterni

  • (EN) Graber, su Coachbuild, https://www.coachbuild.com. URL consultato l'11 luglio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2021).
  • (EN) Roy Probert, Alvis Archive, su Alvis archive, https://alvisarchive.com/. URL consultato l'11 luglio 2021.
  • (DE) Das Werk des Hermann Graber, su Radical, http://radical-mag.com. URL consultato il 18 maggio 2021.
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