Castello di Battifollo : Storia, Caratteristiche, Note, Altri progetti Wikipedia, l'enciclopedia libera

Castello di Battifollo

Castello di Battifollo
Vista dal Bric Ciarandella
Stato	Marchesato di Ceva Ducato di Savoia
Stato attuale	Italia
Regione	Piemonte
Città	Battifollo
Indirizzo	Via Castello
Coordinate	44°19′21.84″N 8°00′56.99″E44°19′21.84″N, 8°00′56.99″E

Informazioni generali
Stile	medioevale
Inizio costruzione	XIII secolo
Materiale	pietra, mattoni
Condizione attuale	ruderi
Visitabile	sempre aperto
vedi sezione Note
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Il castello di Battifollo (o Torre Medioevale di Battifollo^[1]) è una struttura architettonica medioevale situata in comune di Battifollo, nell'alta Val Tanaro)^[2].

Storia

Il borgo di Battifollo si costituì probabilmente attorno ad alcune fortificazioni difensive nel periodo alto-medioevale e la presenza di un castello viene menzionala per la prima volta nel 1203. A partire dal XIII secolo il marchesato di Ceva prese il controllo del borgo e del castello^[3], che mantenne fino al XVIII secolo. I marchesi del ramo Ceva di Battifollo abitarono ancora l’edificio fino al 1792^[4]. Durante le guerre napoleoniche il castello venne semidistrutto dalle truppe francesi guidate dal generale Sèrurier nel 1796^[5].

Caratteristiche

Il castello si trova al culmine di un rilievo a quota 901^[1], e sovrasta le abitazioni di Battifollo. La posizione rilevata lo rende visibile a grande distanza. Dell'edificio rimangono in piedi una alta torre, parte del maschio e alcune murature perimetrali^[2].

Note

^ ^a ^b (EN) Torre Medioevale di Battifollo, su peakery.com. URL consultato il 21 novembre 2022.
^ ^a ^b AA.VV., 9. Da ceva a Imperia, in Piemonte (non compresa Torino), collana Guide rosse, Garzanti - Touring club italiano, 1976, p. 267.
^ Luigi De Bartolomeis, Notizie topografiche e statistiche sugli stati sardi, Torino, Stamperia reale, 1847, p. 270, ISBN non esistente. URL consultato il 17 novembre 2022.
^ Battifollo, su ansa.it, ANSA. URL consultato il 17 novembre 2022.
^ Battifollo, su galmongioie.it, G.A.L. Mongioie. URL consultato il 17 novembre 2022.