Hallgrímur Helgason

Hallgrímur Helgason

Hallgrímur Helgason (Reykjavík, 18 febbraio 1959) è uno scrittore, drammaturgo, pittore e autore radiofonico, televisivo e cinematografico islandese.

Biografia

Ha frequentato la scuola d'arte statale in Islanda e poi si è specializzato a Monaco di Baviera, all'Akademie für die Bildenden Künste

Ha cominciato ad esporre i suoi dipinti nel 1983[1]. Sue opere sono conservate in alcuni musei islandesi (Reykjavík Art Museum e Art Museum of Iceland a Reykjavik, Kópavogur Art Museum a Kópavogur), ma anche fuori dai confini patrii (FRAC Poitou-Charentes ad Angoulême, Francia).

Internazionalmente è più noto per la sua attività di scrittore. L'opera più famosa è 101 Reykjavík (1996), tradotta in 12 lingue[1], compreso l'italiano. Dal libro è stato poi tratto un film per la regia di Baltasar Kormákur nel 2000.

Il personaggio principale del romanzo, Hlinur, era nato però alcuni anni prima, come personaggio radiofonico[2].

Da sue opere, oltre al film citato, sono state tratte anche alcune opere teatrali. Helgason ha scritto diverse opere originali per il teatro e ha tradotto in islandese alcuni drammi classici (ad esempio il Romeo e Giulietta di William Shakespeare).

Ha vinto il Premio Letterario Islandese due volte: nel 2001 con Il più grande scrittore d'Islanda e nel 2018 con Sextíu kíló af sólskini[3].

Opere principali

  • Hella (1990)
  • Þetta er allt að koma (1994)
  • 101 Reykjavík (1996, pubblicato in Italia da Guanda nel 2001, ISBN 978-88-8246-360-1)
  • Ljóðmæli 1978-1998 (raccolta di poesie, 1998)
  • Höfundur Íslands (2001, pubblicato in Italia da Guanda nel 2003 col titolo di Il più grande scrittore d'Islanda, ISBN 978-88-8246-539-1)
  • Hr. Alheimur (2003)
  • Rokland (2005)
  • 10 ráð til að hætta að drepa fólk og byrja að vaska upp (2008, pubblicato in Italia da ISBN Edizioni con il titolo di Toxic. Come smettere di ammazzare la gente e imparare a lavare i piatti)
  • Konan við 1000° (2011, pubblicato in Italia da Mondadori nel 2014 col titolo di La nonna a 1000°, ISBN 978-88-04-63608-3)
  • Sjóveikur í München (2015)
  • Sextíu kíló af sólskini (2018)

Note

  1. ^ a b dal curriculum vitae Archiviato il 6 agosto 2007 in Internet Archive. del suo sito ufficiale
  2. ^ Hallgrimur Helgason
  3. ^ (EN) Scheda del premio con albo d'oro, su bokmenntaborgin.is. URL consultato il 25 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2020).

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su hallgrimur.is. Modifica su Wikidata
  • (EN) Hallgrímur Helgason, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 59223703 · ISNI (EN) 0000 0001 0906 042X · SBN CFIV187229 · ULAN (EN) 500375983 · LCCN (EN) no95003548 · GND (DE) 124237843 · BNE (ES) XX1576704 (data) · BNF (FR) cb131760417 (data)
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