Montanoa
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/7b/WikiProject_Biology_Logo_%28Deus_WikiProject%29.png/40px-WikiProject_Biology_Logo_%28Deus_WikiProject%29.png)
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/FinkCommander_in_use.png/40px-FinkCommander_in_use.png)
![]() | |
---|---|
![]() | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi II |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Heliantheae |
Sottotribù | Montanoinae H. Rob., 1978 |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Genere | Montanoa Cerv., 1825 |
Montanoa Cerv., 1825 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Helenieae, unico genere della sottotribù Montanoinae .
Etimologia
Il nome di questo genere è stato definito per la prima volta dal medico e botanico spagnolo Vicente Cervantes Mendo nella pubblicazione "Novorum Vegetabilium Descriptiones di La Llave & Lexarza - 2: 11" del 1825 e fa riferimento probabilmente all'habitat tipico delle piante del genere[non nella fonte; en.wiki lo dà come omaggio a Luis Josė Montaña][senza fonte].[1]
La sottotribù Montanoinae è stata definita dal botanico Harold Ernest Robinson nella pubblicazione “Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York - 41(1): 42 ” nel 1978.[2]
Descrizione
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/8e/Starr_041127-1225_Montanoa_hibiscifolia.jpg/150px-Starr_041127-1225_Montanoa_hibiscifolia.jpg)
Il portamento
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/db/Starr_070308-5393_Montanoa_hibiscifolia.jpg/150px-Starr_070308-5393_Montanoa_hibiscifolia.jpg)
Le foglie
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/76/Starr_081230-0660_Montanoa_hibiscifolia.jpg/150px-Starr_081230-0660_Montanoa_hibiscifolia.jpg)
Il capolino
Le specie di questo genere hanno un habitus erbaceo (a ciclo biologico perenne) o arbustivo; in questo genere sono presenti anche alberi.[3][4]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto e sono picciolate. Le lamine delle foglie hanno per lo più una forma ovata con contorno intero o pennatifido. La superficie è trinervata (raramente con 5 - 7 nervature).
Le infiorescenze sono composte da capolini terminali in raggruppamenti panicolati o corimbosi o in cime tirsoidi. I capolini a forma radiata (raramente discoide) sono formati da un involucro composto da diverse squame (o brattee) al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Gli involucri sono emisferici. Le squame sono 3 - 7 disposte su 1 - 2 serie e sono subuguali. Il ricettacolo ha una forma convessa con delle pagliette a protezione della base dei fiori che dopo l'antesi crescono ulteriormente e avvolgono gli acheni.
I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori del raggio sono sterili con corolle colorate color crema o bianco-crema; la superficie è papillosa. I fiori del disco sono ermafroditi, raramente funzionalmente maschili; le corolle (pentamere) sono colorate di giallo, verde-giallo, grigiastro o crema e sono prive di fasci vascolari interni; i lobi sono triangolari con stomi sulla superficie esterna (sono papillosi all'interno).
L'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[5] Le teche delle antere sono nere o gialle con appendici a forma ovata; sulla superficie sono presenti dei tricomi ghiandolari; le cellule dell'endotecio sono corte.
Il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[5]. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale; possiede inoltre due fasci vascolari. Le superfici stigmatiche degli stigmi sono divise; gli stigmi sono deltati e con appendici lineari.
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono debolmente da compressi a obconici; raramente a sezione quadrata; in genere sono colorati da nero a marrone scuro, sono striati, e sono da glabri a sparsamente pubescenti. Il pappo è assente
Distribuzione
La distribuzione delle specie di questo genere è centrata soprattutto nel Messico, America Centrale, America Meridionale e in particolare nel Perù.[4]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza del genere (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[6] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[7]). Il genere Montanoa è formato da circa 25 e più specie.
Il numero cromosomico del genere è: 2n = 38.[3]
Sinonimi
L'entità di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
- Montagnaea DC.
- Eriocoma Kunth
- Uhdea Kunth
- Eriocarpha Cass.
Note
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 7 novembre 2012.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 7 novembre 2012.
- ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 469.
- ^ a b Harold Robinson, A Revision of the Tribal and Subtribal Limits of the Heliantheae (Asteraceae) (PDF), in Smithsonian Contributions Botany no.51 - pag.44-45.
- ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
Bibliografia
- Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009, pp. 171-189. URL consultato l'8 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
- Panero, J. L., and V. A. Funk, The value of sampling anomalous taxa in phylogenetic studies: major clades of the Asteraceae revealed (PDF), in Mol. Phylogenet. Evol. 2008; 47: 757-782. URL consultato l'8 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2011).
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 469-470, Berlin, Heidelberg, 2007.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 3, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
- Wikispecies
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Montanoa
Wikispecies contiene informazioni su Montanoa
Collegamenti esterni
- (EN) Montanoinae, su The Tree of Life Web Project. URL consultato il 7 novembre 2012.
- http://compositae.landcareresearch.co.nz/default.aspx?Page=NameDetails&TabNum=0&NameId=8c413093-eb64-4470-9152-9aab58e90b0d[collegamento interrotto] Global Compositae Checklist Database
- http://compositae.landcareresearch.co.nz/default.aspx?Page=NameDetails&TabNum=0&NameId=27a45fd8-342f-4228-a11a-b77e41b71b88[collegamento interrotto] Global Compositae Checklist Database
- Montanoa IPNI Database
- Montanoinae IPNI Database
- Montanoa Tropicos Database
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/47/DNA.png/24px-DNA.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e7/Nuvola_apps_khangman.svg/25px-Nuvola_apps_khangman.svg.png)