Naviglio militare italiano della seconda guerra mondiale
Con naviglio militare italiano della seconda guerra mondiale si intendono tutte le navi e i sommergibili facenti parte della Regia Marina al momento dell'ingresso del Regno d'Italia nel menzionato conflitto (10 giugno 1940). In quel periodo la Regia Marina, per numero di unità e dislocamento in tonnellate di navi da guerra, si collocava quinta nella classifica delle marine più grandi al mondo e poteva dispiegare una notevole componente di battelli subacquei, seconda solo all'Unione Sovietica e avvantaggiata dall'unità del teatro di operazioni: il Mar Mediterraneo e una parte dell'Oceano Atlantico. La Voenno-morskoj flot, difatti, raggruppava sommergibili variegati per età e dotazioni e doveva ripartirli su più aree distanti tra loro – Oceano Pacifico, Mar Baltico e Mar Nero.
Durante la seconda guerra mondiale vennero costruite altre unità che, però, non rimpiazzarono quelle perdute. Molte delle navi costruite tra l'estate 1940 e l'estate 1943 o non vennero ultimate o furono catturate dopo l'8 settembre 1943 dalla Germania nazista, che le incorporò nella Kriegsmarine.
Alla fine della guerra la Regia Marina aveva subito gravi perdite, in specie nel naviglio sottile e tra gli incrociatori; le unità sopravvissute (che comprendevano anche alcune delle classi migliori) furono cedute, in base alle clausole del trattato di Parigi, alle nazioni vincitrici a guisa di riparazioni di guerra. Una parte minore fu invece avviata alla demolizione nell'immediato dopoguerra.
Unità in servizio all'inizio del conflitto
Alla data del 10 giugno 1940 erano in servizio:
Corazzate
- 2 classe Littorio (Littorio e Vittorio Veneto)
- 2 classe Conte di Cavour (Conte di Cavour e Giulio Cesare)
Incrociatori
- 1 incrociatore corazzato obsoleto: San Giorgio
- incrociatori pesanti:
- 3 classe Trento (Trento, Trieste e Bolzano)
- 4 classe Zara (Zara, Fiume, Pola e Gorizia)
- Incrociatori leggeri:
- classe Condottieri:
- 4 tipo classe Alberto di Giussano (Alberto di Giussano, Alberico di Barbiano, Bartolomeo Colleoni e Giovanni delle Bande Nere)
- 2 tipo Luigi Cadorna (Luigi Cadorna e Armando Diaz)
- 2 tipo Raimondo Montecuccoli (Raimondo Montecuccoli e Muzio Attendolo)
- 2 tipo Duca d'Aosta (Emanuele Filiberto Duca d'Aosta ed Eugenio di Savoia)
- 2 tipo Duca degli Abruzzi (Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi e Giuseppe Garibaldi)
- 2 incrociatori leggeri: Taranto e Bari
- classe Condottieri:
Cacciatorpediniere
- 12 classe Soldati serie I
- 4 classe Alfredo Oriani
- 4 classe Maestrale
- 4 classe Folgore
- 4 classe Dardo
- 12 classe Navigatori
- 8 classe Turbine
- 4 classe Nazario Sauro
- 3 classe Leone
- 2 classe Quintino Sella
- 2 classe Mirabello
Torpediniere
- 30 classe Spica
- 4 classe Orsa
- 7 classe Rosolino Pilo
- 4 classe Giuseppe Sirtori
- 8 classe La Masa
- 6 classe Generali
- 4 classe Palestro
- 4 classe Curtatone
- 2 torpediniere obsolete: Audace e Insidioso
Sommergibili
- classe Adua: 17 unità – 698 t
- classe Argonauta: 7 unità – 665 t
- classe Perla: 10 unità – 700 t
- classe Sirena: 12 unità – 701 t
- classe Archimede: 2 unità – 985 t
- classe Argo: 2 unità – 794 t
- classe Balilla: 4 unità – 1.450 t
- classe Bandiera: 4 unità – 941 t
- classe Bragadin: 2 unità – 981 t
- classe Brin: 5 unità – 1.016 t
- classe Calvi: 3 unità – 1.550 t
- classe Fieramosca: 1 unità – 1.556 t
- classe Foca: 3 unità – 1.333 t
- classe Glauco: 2 unità – 1.055 t
- classe H: 5 unità – 360 t
- classe Liuzzi: 4 unità – 1.187 t
- classe Mameli: 4 unità – 830 t
- classe Marcello: 11 unità – 1.063 t
- classe Marconi: 6 unità – 1.195 t
- classe Micca: 1 unità – 1.570 t
- classe Vettor Pisani: 4 unità – 880 t
- classe Settembrini: 2 unità – 953 t
- classe Squalo: 4 unità – 933 t
- classe X: 2 unità – 403 t
Navi ausiliarie
- Nave appoggio idrovolanti: Giuseppe Miraglia
- Classe Antonio Pacinotti
Unità entrate in servizio durante il conflitto
Durante la seconda guerra mondiale entrarono in servizio:
Navi da battaglia
- 1 classe Littorio: Roma
- 2 classe Duilio (entrambe in ricostruzione dal 1937):
- Andrea Doria
- Duilio
Incrociatori
- 3 incrociatori leggeri classe Capitani Romani:
- Attilio Regolo
- Scipione Africano
- Pompeo Magno
Cacciatorpediniere
- 5 cacciatorpediniere classe Soldati II serie
- 3 cacciatorpediniere di preda bellica jugoslavia[1]:
- Premuda
- Sebenico
- Lubiana[2]
- 5 cacciatorpediniere di preda bellica francese[1]: FR 22 (ex Panthére) e FR 23 (ex Tigre) della classe Chacal[3], FR 21 (ex Lion) e FR 24 (ex Valmy) della classe Guépard[4], FR 31 (ex Trombe) della classe Bourrasque[5].
Torpediniere
- 15 torpediniere di scorta classe Ciclone
- 1 torpediniera classe Ariete
Corvette
Sommergibili
- classe Acciaio: 13 unità – 715 t
- classe Ammiragli: 4 unità – 1 708 t
- classe Bajamonti: 2 unità – 665 t (preda bellica ex iugoslava)
- classe Requin: 4 unità – 974 t (preda bellica ex francese)
- classe Saphir: 2 unità – 761 t (preda bellica ex francese)
- Circé: 655 t (preda bellica ex francese)
- Henri Poincaré: 1 570 t (preda bellica ex francese)
- classe R: 2 unità – 2 210 t
- classe Tritone: 8 unità – 958 t
- classe CB: 12 unità – 45t
Motolance
- 8 motolance classe ML
Unità non ultimate prima della fine del conflitto
- 1 portaerei di squadra (Aquila)
- 1 corazzata (Impero, l'ultima della classe Littorio)
- 1 portaerei di scorta (Sparviero)
- 9 incrociatori leggeri classe Capitani Romani (4 demoliti sullo scalo nel luglio 1941, gli altri 5 vennero varati ma, a causa dell'armistizio, non completati)
- 2 incrociatori antiaerei classe Etna (Etna e Vesuvio, in costruzione originariamente per la marina thailandese)
- 24 cacciatorpediniere classe Comandanti Medaglie d'Oro, previsti in tre serie da 8, 8 e 4 unità, ma mai terminati.
- 2 cacciatorpediniere classe Soldati II serie non completati.
- 1 torpediniera di scorta classe Ciclone (Intrepido).
- 15 torpediniere classe Ariete.
- 31 corvette classe Gabbiano.
A queste va aggiunto vario naviglio minore, catturato dai tedeschi alla data dell'armistizio e completato per loro conto, o sabotato in diversi modi da militari o resistenti italiani.
Classificazione e organizzazione della flotta
Classificazione del naviglio (R. D. n. 1483 del 5 settembre 1938)
Nel 1938 fu emesso il Regio Decreto n. 1483 che definiva la costituzione e l'organizzazione della flotta della Regia Marina. Le navi da guerra vennero classificate in nove categorie: corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere, torpediniere, sommergibili, cannoniere, M.A.S., navi ausiliarie e navi di uso locale. In queste categorie vennero fatte rientrare tutte le navi in servizio, modificando in alcuni casi la classificazione originaria. Per esempio la tipologia "esploratore" fu eliminata e gli esploratori in servizio vennero riclassificati, a seconda delle loro caratteristiche, come incrociatori leggeri o come cacciatorpediniere.
- Navi da battaglia
Erano definite navi da battaglia o corazzate le unità corazzate adatte per l'impiego in alto mare con armamento principale di calibro superiore a 203 mm. Erano navi di grande tonnellaggio (fino a 35 000 t, in accordo al trattato navale di Washington del 1921), potentemente armate (cannoni fino a 406 mm di calibro) e corazzate, progettate per sostenere il massimo dello sforzo in un combattimento navale. L'armamento offensivo principale era costituito dai cannoni di grosso calibro (da 320 a 381 mm nelle unità della Regia Marina) capaci di un tiro efficace fino a 30 km. L'armamento secondario era costituito da cannoni antinave di piccolo calibro (100–120 mm) e da cannoni antiaerei, oltre che da mitragliere.
- Incrociatori
Erano definiti incrociatori le navi di elevata velocità e di dislocamento superiore a 3 000 t, armate con cannoni fino a 203 mm di calibro. Erano usualmente distinti in incrociatori pesanti (fino a 10 000 t) e incrociatori leggeri (fino a 5 000 t). Si trattava di navi molto veloci (anche oltre 35 nodi) dotate di buona potenza di fuoco (cannoni principali da 152 mm fino a 203 mm, armamento antiaereo) ma di scarsa protezione (corazzatura da media a leggera, spesso limitata alla parte subacquea). Molte di queste unità erano inoltre dotate di uno o due aerei ricognitori lanciabili mediante catapulte.
- Cacciatorpediniere
Erano definiti cacciatorpediniere le navi siluranti veloci (fino a 38 nodi) con dislocamento da 1 000 t fino a 3 000 t, con compiti prevalentemente di attacco con il siluro, ma dotate anche di artiglieria di piccolo e medio calibro (fino a 135 mm) e di armamento antiaereo (prevalentemente mitragliere) e antisommergibile (bombe torpedini a getto).
- Torpediniere
Erano definite torpediniere le navi siluranti di piccole dimensioni (dislocamento tra le 100 t e le 1 000 t), caratterizzate anch'esse da elevata velocità e forte armamento in siluri. Anche queste unità possedevano artiglierie di piccolo calibro (fino a 100 mm), mitragliere antiaeree e bombe antisommergibile.
- Sommergibili
Erano definiti sommergibili le unità siluranti in grado di svolgere la loro attività bellica prevalentemente in immersione. Essi avevano come arma principale il siluro, ma erano anche muniti di uno o due cannoni per l'attacco in superficie (limitato di solito a navi mercantili indifese). Alcuni sommergibili, appositamente attrezzati, potevano svolgere anche attività di posa mine. A seconda delle caratteristiche nautiche, di armamento e di autonomia, i sommergibili venivano classificati come "costieri" o "oceanici".
- Cannoniere
Erano definite cannoniere le navi armate con almeno un cannone di qualsiasi calibro, con dislocamento inferiore alle 8 000 t e velocità inferiore ai 20 nodi, che non avessero altri compiti ausiliari o logistici.
- M.A.S.
I M.A.S. (motoscafo anti sommergibile) erano piccole siluranti di dislocamento inferiore alle 100 t, molto veloci e armate solo di siluri, destinate alla caccia ai sommergibili ma anche e soprattutto ad attacchi veloci a navi maggiori.
- Navi ausiliarie
Erano definite navi ausiliarie le navi adibite a compiti ausiliari o logistici. In base alla loro specializzazione si riconoscevano: Posamine, Dragamine, Posacavi, Cisterne, Navi officina, Navi appoggio, Rimorchiatori d'alto mare, Navi di salvataggio, Pontoni semoventi, Navi scuola, Navi ospedale.
- Navi di uso locale
Comprendevano le navi ausiliarie minori destinate ai servizi locali delle Piazze Marittime: rimorchiatori, piccole cisterne, bettoline e draghe.
Organizzazione del naviglio
Le navi della Regia Marina erano organizzate in raggruppamenti: squadriglia, flottiglia, divisione, squadra. Al di fuori di questi raggruppamenti potevano esserne costituiti temporaneamente altri, definiti "gruppi", comprendenti unità con caratteristiche diverse (per esempio una corazzata o un incrociatore con due o tre cacciatorpediniere). Il "gruppo" veniva costituito in forma temporanea per particolari esigenze transitorie o per il raggiungimento di obbiettivi particolari.
- squadriglia MAS
- squadriglia cacciatorpediniere
- squadriglia sommergibili
- squadriglia siluranti
La squadriglia era un raggruppamento omogeneo di almeno 4 unità di naviglio sottile (di cui una con funzioni di capo squadriglia): cacciatorpediniere, torpediniere, sommergibili o M.A.S. Le unità dovevano essere preferibilmente della stessa classe o, comunque, possedere caratteristiche nautiche e belliche il più possibile simili.
- flottiglia
La flottiglia (comandata da un capo flottiglia, solitamente imbarcato su un'unità estranea alle squadriglie) era un raggruppamento di 2 o più squadriglie.
- divisione
La divisione era un raggruppamento di 2 o più navi maggiori (incrociatori o corazzate) delle quali una poteva avere funzioni di capo divisione. Solitamente alla divisione erano aggregate una o più squadriglie di siluranti (cacciatorpediniere o torpediniere) con funzioni di scorta.
- squadra
Una squadra navale era composta dal raggruppamento di 2 o più divisioni. Le funzioni di comando della squadra erano svolte da una nave ammiraglia che poteva appartenere a una delle divisioni o esserne indipendente. La Regia Marina comprendeva 2 squadre, basate rispettivamente a Taranto e a La Spezia.
Ordine di battaglia
All'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale la flotta della Regia Marina era così inquadrata:
- I Squadra, di base a Taranto
- II Squadra, di base a Augusta
- Comando flotta sommergibili, di base a La Spezia
- Circoscrizione Alto Tirreno, di base a La Spezia
- Circoscrizione Basso Tirreno, con sede a Napoli e basi a Napoli, Messina e La Maddalena
- Circoscrizione Alto Adriatico, di base a Venezia
- Circoscrizione Basso Adriatico e del Mar Ionio, con sede a Taranto e basi a Taranto e Brindisi
- Comando navale Mar Egeo, con base a Rodi
- Comando navale Albania, con base a Durazzo
- Comando navale Libia con sede a Bengasi e basi a Tripoli e Tobruch
- Comando navale Africa Orientale Italiana, con base a Massaua
- Comando navale Estremo Oriente, con base a Tientsin
I Squadra
Sede: Taranto
Comandante: ammiraglio Inigo Campioni
VI Divisione corazzate
Comandante: ammiraglio Carlo Cattaneo (istituita il 30 agosto 1940)
- Duilio ammiraglia di divisione
- Andrea Doria
V Divisione corazzate
Comandante: ammiraglio Bruto Brivonesi
- Giulio Cesare Ammiraglia della squadra navale[6]
- Conte di Cavour ammiraglia di divisione
VII Squadriglia cacciatorpediniere
- Freccia capo squadriglia
- Dardo
- Saetta
- Strale
VIII Squadriglia cacciatorpediniere
- Folgore capo squadriglia
- Fulmine
- Baleno
- Lampo
IX Divisione corazzate
Comandante: ammiraglio Carlo Bergamini
- Littorio Ammiraglia di divisione; il 26 luglio 1943 assunse il nome di Italia divenendo sede del Comando delle Forze Navali da Battaglia
- Vittorio Veneto
XIV Squadriglia cacciatorpediniere
- Ugolino Vivaldi capo squadriglia
- Antonio da Noli
- Lanzerotto Malocello
- Leone Pancaldo
XV Squadriglia cacciatorpediniere
- Antonio Pigafetta capo squadriglia
- Alvise da Mosto
- Giovanni da Verrazzano
- Nicolò Zeno
I Divisione incrociatori
Comandante: ammiraglio Pellegrino Matteucci
- Zara Ammiraglia di divisione
- Gorizia
- Fiume
IX Squadriglia cacciatorpediniere
- Vittorio Alfieri capo squadriglia
- Alfredo Oriani
- Giosuè Carducci
- Vincenzo Gioberti
IV Divisione incrociatori
Comandante: ammiraglio Alberto Marenco di Moriondo
- Alberico da Barbiano Ammiraglia di divisione
- Luigi Cadorna
- Alberto di Giussano
- Armando Diaz
La XII Squadriglia cacciatorpediniere (Lanciere) fu distaccata della II Squadra come unità di scorta della IV Divisione incrociatori
VIII Divisione incrociatori
Comandante: ammiraglio Antonio Legnani
- Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi Ammiraglia di divisione
- Giuseppe Garibaldi
XVI Squadriglia cacciatorpediniere
- Nicoloso da Recco capo squadriglia
- Emanuele Pessagno
- Luca Tarigo
- Antoniotto Usodimare
Gruppo Navi Ausiliarie della I Squadra
- nave appoggio idrovolanti
- Giuseppe Miraglia
- Navi cisterna acqua
- Isonzo
- Po
- Garda
- Rimorchiatore d'alto mare
- Atlante
Rimorchiatore d'uso locale
- Lipari
II Squadra
Sede: Augusta
Comandante: ammiraglio Riccardo Paladini
Comando di squadra
- Pola Ammiraglia di squadra[7]
XII Squadriglia cacciatorpediniere
- Lanciere capo squadriglia
- Carabiniere
- Corazziere
- Ascari
Squadriglia successivamente distaccata come unità di scorta presso la IV Divisione incrociatori della I Squadra
III Divisione incrociatori
Comandante: ammiraglio Carlo Cattaneo (dal 28 agosto 1940 sostituito dall'ammiraglio Luigi Sansonetti)
- Trento Ammiraglia di divisione[8][9]
- Bolzano
- Trieste
XI Squadriglia cacciatorpediniere
- Artigliere capo squadriglia
- Camicia Nera
- Aviere
- Geniere
II Divisione incrociatori
Comandante: ammiraglio Ferdinando Casardi
- Giovanni delle Bande Nere Ammiraglia di divisione
- Bartolomeo Colleoni
X Squadriglia cacciatorpediniere
- Maestrale capo squadriglia
- Libeccio
- Grecale
- Scirocco
VII Divisione incrociatori
Comandante: ammiraglio Luigi Sansonetti
- Eugenio di Savoia ammiraglia di divisione
- Emanuele Filiberto Duca d'Aosta
- Muzio Attendolo
- Raimondo Montecuccoli
XIII Squadriglia cacciatorpediniere
- Granatiere capo squadriglia
- Fuciliere
- Bersagliere
- Alpino
Gruppo Navi Ausiliarie della II Squadra
- Nave officina
- Quarnaro
- Nave cisterna nafta
- Cocito
- Navi cisterna acqua
- Volturno
- Istria
- Flegentone
- Mincio
- Rimorchiatore d'alto mare
- Ercole
- Rimorchiatore d'uso locale
- Portoferraio
Comando Flotta Sommergibili
Base: Roma
Comandante: ammiraglio Mario Falangola
Questo comando era formato da 12 gruppi di stanza a La Spezia, Napoli, Messina, Taranto, Pola, Brindisi, Cagliari, Trapani, Augusta e Tobruch.
I Gruppo Sommergibili (La Spezia)
XI Squadriglia Sommergibili
- Pietro Calvi
- Giuseppe Finzi
- Enrico Tazzoli
- Ettore Fieramosca
XII Squadriglia Sommergibili
- Comandante Cappellini
- Comandante Faà di Bruno
- Lazzaro Mocenigo
- Sebastiano Veniero
- Glauco
- Otaria
XIII Squadriglia Sommergibili
- Berillo
- Onice
- Gemma
XIV Squadriglia Sommergibili
- Iride
- Argo
- Velella
XV squadriglia Sommergibili
- Gondar
- Neghelli
- Ascianghi
- Scirè
XVI Squadriglia Sommergibili
- Pietro Micca
- Foca
XVII Squadriglia Sommergibili
- H 1
- H 2
- H 4
- H 6
- H 8
II Gruppo Sommergibili (Napoli)
XXI Squadriglia
- Lorenzo Marcello
- Gian Battista Nani
- Enrico Dandolo
- Andrea Provana
XXII Squadriglia Sommergibili
- Agostino Barbarigo
- Angelo Emo
- Francesco Morosini
- Guglielmo Marconi
- Leonardo da Vinci
III Gruppo Sommergibili (Messina)
XXXI Squadriglia Base: Messina
- Vettor Pisani
- Marcantonio Colonna
- Giovanni Bausan
- Des Geneys
XXXV Squadriglia Sommergibili Base: Messina
- Durbo
- Tembien
- Beilul
Flottiglia sommergibili Base: Augusta
XXXIV Squadriglia Sommergibili Base: Messina
- Goffredo Mameli
- Pier Capponi
- Tito Speri
- Giovanni da Procida
XXXVII Squadriglia Sommergibili
- Marcantonio Bragadin
- X 2
- X 3
IV Gruppo Sommergibili (Taranto)
XLI Squadriglia Sommergibili
- Console Generale Liuzzi
- Alpino Bagnolini
- Reginaldo Giuliani
- Capitano Tarantini
XLIII Squadriglia Sommergibili
- Ruggiero Settimo
- Luigi Settembrini
XLV Squadriglia Sommergibili
- Salpa
- Serpente
XLVI Squadriglia Sommergibili
- Dessiè
- Dagabur
- Uarsciek
- Uebi Scebeli
XLVII Squadriglia Sommergibili
- Malachite
- Rubino
- Ambra
XLIX Squadriglia Sommergibili
- Atropo
- Zoea
- Filippo Corridoni
Flottiglia sommergibili Sommergibili Base: Brindisi
XL Squadriglia Sommergibili
- Balilla
- Antonio Sciesa
- Enrico Toti
- Domenico Millelire
XLII Squadriglia Sommergibili
- Benedetto Brin
XLIV Squadriglia Sommergibili
- Anfitrite
XLVIII Squadriglia
- Ondina
VII Gruppo Sommergibili (Cagliari)
LXXI Squadriglia Sommergibili
- Alagi
- Adua
- Axum
- Aradam
LXXII Squadriglia Sommergibili
- Diaspro
- Corallo
- Turchese
- Medusa
VIII Gruppo Sommergibili (Trapani)
XXXIII Squadriglia Sommergibili
- Fratelli Bandiera
- Luciano Manara
- Ciro Menotti
- Santorre Santarosa
Gruppo Navi Ausiliarie della Squadra Sommergibili
- Navi appoggio sommergibili
- Pacinotti
- Volta
- Nave salvataggio sommergibili
- Anteo
Circoscrizioni
Circoscrizione Alto Tirreno
Dipartimento militare marittimo "Alto Tirreno"
Base: La Spezia
Comandante: ammiraglio di divisione Aimone di Savoia-Aosta
X Squadriglia torpediniere
- Vega
- Sagittario
- Perseo
- Sirio
XVI Squadriglia torpediniere
- Monzambano
- Curtatone
- Castelfidardo
- Calatafimi
- Giacinto Carini
- Giuseppe La Masa
10ª Flottiglia MAS
1ª Flottiglia MAS[10]
- I Squadriglia MAS
- MAS 438
- MAS 439
- MAS 440
- MAS 441
- V Squadriglia MAS
- MAS 505
- MAS 507
- MAS 510
- MAS 525
- XII Squadriglia MAS
- MAS 526
- MAS 527
- MAS 528
- MAS 529
- XIII Squadriglia MAS
- MAS 534
- MAS 535
- MAS 538
- MAS 539
- XIV Squadriglia MAS
- MAS 530
- MAS 531
- MAS 532
- MAS 533
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
- Cannoniera
- Rimini
- Posamine
- Crotone
- Fasana
- Giuseppe Orlando (requisito)
- Gasperi (requisito)
- Nave trasporto materiali
- Matteucci
- Nave cisterna acqua
- Dalmazia
Circoscrizione Basso Tirreno
Dipartimento militare marittimo "Basso Tirreno"
Base: Napoli
Comandante: ammiraglio di divisione Vladimiro Pini
III Squadriglia torpediniere
- Generale Marcello Prestinari
- Generale Antonio Cantore
IV Squadriglia torpediniere
- Procione
- Orione
- Orsa
- Pegaso
- Dragamine
- D 1
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
- Posamine
- Partenope (requisito)
- nave Trasporto Munizioni
- Buffoluto
- Navi cisterna acqua
- Arno
- Metauro
Comando militare marittimo "Sardegna"
Base: La Maddalena
Comandante: ammiraglio di divisione Ettore Sportiello
II Squadriglia torpediniere
- Generale Achille Papa
- Generale Carlo Montanari
- Generale Antonino Cascino
- Generale Antonio Chinotto
IX Squadriglia torpediniere
- Cassiopea
- Canopo
- Fratelli Cairoli
- Antonio Mosto
IV Squadriglia MAS
- MAS 501
- MAS 502
- MAS 503
- MAS 504
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
- Posamine
- Durazzo
- Pelagosa
- Caralis (requisito)
- Attilio Deffenu (requisito)
- Mazara (requisito)
Comando militare marittimo "Sicilia"
Base: Messina
Comandante: ammiraglio di divisione Pietro Barone
I Flottiglia torpediniere
- XIII squadriglia torpediniere
- Circe
- Clio
- Calliope
- Calipso
- XIV Squadriglia torpediniere
- Partenope
- Polluce
- Pleiadi
- Pallade
II Flottiglia torpediniere
- I squadriglia torpediniere
- Airone
- Ariel
- Aretusa
- Alcione
- XII Squadriglia torpediniere
- Altair
- Antares
- Aldebaran
- Andromeda
- V Squadriglia torpediniere
- Simone Schiaffino
- Pilade Bronzetti
- Giuseppe La Farina
- Giuseppe Cesare Abba
- Albatros
IIª Flottiglia MAS
- II Squadriglia MAS
- MAS 424
- MAS 509
- MAS 543
- MAS 544
- IX Squadriglia MAS
- MAS 512
- MAS 513
- MAS 514
- MAS 515
- X Squadriglia MAS
- MAS 516
- MAS 517
- MAS 518
- MAS 519
- XV Squadriglia MAS
- MAS 547
- MAS 548
- MAS 549
- MAS 550
II Squadriglia dragamine
10 dragamine RD – Base: Messina
III Squadriglia dragamine
9 dragamine RD – Base: Palermo
IV Squadriglia dragamine
9 dragamine RD – Base: Arsenale militare marittimo di Augusta
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
- Posamine
- Buccari
- Brioni (requisito)
- Adriatico (requisito)
- nave cisterna nafta
- Prometeo
- Navi cisterna acqua
- Verde
- Bormida
- Brenta
- nave Servizio Fari
- Scilla
Circoscrizione Alto Adriatico
Comando militare marittimo autonomo "Alto Adriatico"
Base: Venezia
Comandante: ammiraglio di divisione Ferdinando di Savoia-Genova
XV Squadriglia torpediniere
- Confienza
- Solferino
- San Martino
- Palestro
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
- Posamine
- Albona
- Laurana
- Rovigno
- Navi scuola
- Cristoforo Colombo
- Amerigo Vespucci
- Nave servizio fari
- Lido
Comando militare marittimo "Pola" base: Pola
- Torpediniera
- Giovannini
II Squadriglia MAS
- MAS 423
- MAS 426
- MAS 432
- MAS 437
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
- Posamine
- Azio
- San Giusto (requisito)
- nave cisterna nafta
- Lete
- Navi cisterna acqua
- Scrivia
- Verbano
Comando militare marittimo "Quarnaro"
Base: Lussino
Comandante: ?
Circoscrizione Basso Adriatico e del Mar Ionio
Dipartimento militare marittimo "Ionio e Basso Adriatico"
Base: Taranto
Comandante: ammiraglio Antonio Pasetti
- Gruppo incrociatori
- Bari
- Taranto
II Squadriglia cacciatorpediniere
- Espero
- Borea
- Zeffiro
- Ostro
VI Squadriglia torpediniere
- Rosolino Pilo
- Francesco Stocco
- Giuseppe Missori
- Giuseppe Sirtori
I Squadriglia dragamine
- 10 dragamine RD
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
- Cannoniere
- Otranto
- Gallipoli
- Posamine
- Barletta (requisito)
- Vieste
- Navi trasporto materiale
- Cherso
- Lussino
- Navi cisterna acqua
- Sesia
- Garigliano
- Tirso
Comando militare marittimo "Basso Adriatico"
Base: Brindisi
Comandante: ammiraglio Luigi Spalice
- Sezione cacciatorpediniere
- Augusto Riboty
- Carlo Mirabello
VII Squadriglia torpediniere
- Angelo Bassini
- Agostino Bertani
- Nicola Fabrizi
- Giacomo Medici
III Squadriglia MAS
- MAS 540
- MAS 541
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
- nave cisterna
- Adige
- Cannoniera
- Cirene
Reggimento fanteria di marina "San Marco"
- Battaglioni
- "Bafile"
- "Grado"
Comando Militare Marittimo Autonomo "Egeo"
Sede: Rodi
Comandante: contrammiraglio Luigi Biancheri
IV Squadriglia cacciatorpediniere
- Francesco Crispi
- Quintino Sella
VIII Squadriglia torpediniere
- Lupo
- Lince
- Lira
- Libra
III Flottiglia MAS
(5 MAS)
- VII Squadriglia MAS
- XVI Squadriglia MAS
- XXII Squadriglia MAS
V Gruppo sommergibili
LI Squadriglia sommergibili
- Narvalo
- Squalo
- Tricheco
- Delfino
LII Squadriglia sommergibili
- Jalea
- Jantina
- Ametista
- Zaffiro
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
Posamine
- Lero
- Legnano
Cannoniere
- Sonzini
- Sebastiano Caboto
- Cerere
Comando navale Albania
Base: Durazzo
Comandante: contrammiraglio Vittorio Tur
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
- Pagano
- Vigilante
- Vedetta
Comando Superiore Marina Libia
Base: Bengasi
Comandante: ammiraglio Bruno Brivonesi
Base: Tripoli
XI Squadriglia torpediniere
- Cigno
- Castore
- Climene
- Centauro
Navi ausiliarie
- Posamine
- Monte Gargano
- Cannoniera
- Alula
Base: Tobruch
Incrociatore
- San Giorgio
I Squadriglia cacciatorpediniere
- Turbine
- Aquilone
- Euro
- Nembo
VI Gruppo sommergibili
- LXI Squadriglia sommergibili
- Sirena
- Argonauta
- Fisalia
- Smeraldo
- Naiade
- LXII Squadrigla sommergibili
- Diamante
- Topazio
- Nereide
- Galatea
- Lafolè
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
- Cannoniere
- Palmaiola
- De Lutti
- Grazioli Lante
- G. Berta
- Valoroso
- Navi cisterna
Lina Campanella, Ticino, Polifemo
Comando Superiore Marina "Africa Orientale Italiana"
Base: Massaua
Comandante: contrammiraglio Carlo Balsamo di Specchia Normandia
Nave coloniale: Eritrea
III Squadriglia cacciatorpediniere
- Francesco Nullo
- Nazario Sauro
- Daniele Manin
- Cesare Battisti
V Squadriglia cacciatorpediniere
- Pantera
- Tigre
- Leone
Torpediniere
- Giovanni Acerbi
- Vincenzo Giordano Orsini
XXI Squadriglia MAS
- MAS 205
- MAS 206
- MAS 210
- MAS 213
- MAS 216
VIII Gruppo sommergibili
LXXXI Squadriglia sommergibili
- Alberto Guglielmotti
- Galileo Ferraris
- Luigi Galvani
- Galileo Galilei
LXXXII Squadriglia sommergibili
- Perla
- Macallè
- Archimede
- Evangelista Torricelli
Gruppo navi ausiliarie dipartimentali
Cannoniere
- Porto Corsini
- Biglieri
Posamine
- Ostia
Petroliere
- Niobe
Navi cisterna acqua
- Sile
- Sebeto
- Bacchiglione
Comando Superiore Navale "Estremo Oriente"
Base: Tientsin
Comandante: capitano di vascello Galletti
Posamine
- Lepanto
Cannoniera
- Ermanno Carlotto
Gruppo Cacciatorpediniere di Squadra (MARIGRUP)
All'inizio delle ostilità, nel giugno 1940, le varie Squadriglie Cacciatorpediniere erano ripartite tra le varie Divisioni delle Squadre e tra i Dipartimenti Marittimi ed i Comandi Autonomi, costituendo insieme con esse Unità complesse tanto tattiche quanto organiche.
Ma le frequentissime necessità di impiegare i Cacciatorpedinieri per le scorte dei convogli e le conseguenti numerose perdite scompaginarono quell'iniziale organizzazione.
Si ravvisò allora la convenienza di riunire tutti i Cacciatorpedinieri in una sola Unità complessa, organica e non tattica, alla diretta dipendenza del Comando in Capo delle Forze Navali al quale competesse di provvedere a mettere di volta in volta a disposizione delle Divisioni o degli Alti Comandi costieri i Cacciatorpedinieri occorrenti per operazioni belliche o missioni.
Nel gennaio 1942 fu perciò costituito il «Gruppo Cacciatorpediniere di Squadra» («MARIGRUP») al comando di un Contrammiraglio il quale, in base alle direttive ed agli ordini del Comandante in Capo doveva curare l'efficienza, l'addestramento e le varie questioni disciplinari dei Cacciatorpedinieri[11].
Detto Ammiraglio partecipava, quando opportuno, a missioni di particolare importanza.
Note
- ^ a b Le battaglie navali del Mediterraneo nella seconda guerra mondiale - Arrigo Petacco 3ª di copertina
- ^ Il cacciatorpediniere Sebenico sul sito della Marina Militare, su marina.difesa.it.
- ^ FR.22 sul sito della Marina Militare
- ^ FR.21 sul sito della Marina Militare
- ^ FR.31 sul sito della Marina Militare
- ^ Uomini della Marina 1861-1946
- ^ Uomini della Marina 1861-1946
- ^ Uomini della Marina 1861-1946
- ^ Uomini della Marina 1861-1946
- ^ Il 15 marzo 1941 la 1ª Flottiglia MAS fu ribattezzata su proposta del capitano di fregata Vittorio Moccagatta in 10ª MAS. Il nuovo nome fu scelto in riferimento alla legione prediletta di Giulio Cesare, la Legio X gemina
- ^ Ufficio Storico della Marina Militare, "La Marina italiana nella seconda guerra mondiale", Volume 18 "La guerra di mine", Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, 1966, Pagg. 326-327.