Nescit vox missa reverti

Ritratto di Orazio con la locuzione in un cortile del Collegio Gallio di Como

Nescit vox missa reverti è una locuzione latina di Orazio (Ars poetica, v. 390), traducibile in italiano come «La parola detta non sa tornare indietro»[1]. È citata quando si vorrebbero ritirare le parole sfuggite in un momento d'irriflessione, ma il pentimento tardivo è inutile[1].

Il senso del verso oraziano si può trovare anche in alcune opere in lingua italiana[1][2]:

«Voce dal sen fuggita
Poi richiamar non vale;
Non si trattien lo strale
Quando dall'arco uscì»

(Pietro Metastasio, Ipermestra, Atto II, scena I)

«Ché non retorna mai
La parola ch'è detta,
Sì come la saetta»

(Brunetto Latini, Il Tesoretto, canto XVI, vv. 1606-1608)

Note

  1. ^ a b c Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto? Tesoro di citazioni italiane e straniere, di origine letteraria e storica, ordinate e annotate da Giuseppe Fumagalli, Milano, Hoepli, 1989, p. 338, ISBN 88-203-0092-3. Ospitato su Google Libri.
  2. ^ L. De-Mauri (Ernesto Sarasino), 5000 proverbi e motti latini: flores sententiarum: raccolta di sentenze, proverbi e motti latini di uso quotidiano, in ordine per materie, con le fonti indicate, schiarimenti e la traduzione italiana, II ed. riveduta e corretta da Angelo Paredi e Gabriele Nepi, Milano, U. Hoepli, 1995, p. 155, ISBN 88-203-0992-0. Ospitato su Google Libri.

Voci correlate

  • Locuzioni latine

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