Rescaldina

Rescaldina comune
La Piazza della Chiesa nel dicembre 2023
Localizzazione
Stato	Italia
Regione	Lombardia
Città metropolitana	Milano
Amministrazione
Sindaco	Gilles Andrè Ielo (Vivere Rescaldina, centro-sinistra) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 10-06-2024)
Territorio
Coordinate	45°37′N 8°57′E45°37′N, 8°57′E (Rescaldina)
Altitudine	225 m s.l.m.
Superficie	8,03 km²
Abitanti	14 246[1] (01-01-2024)
Densità	1 774,1 ab./km²
Frazioni	Ravello, Rescalda
Comuni confinanti	Castellanza (VA), Cerro Maggiore, Cislago (VA), Gerenzano (VA), Gorla Minore (VA), Legnano, Marnate (VA), Uboldo (VA)
Altre informazioni
Cod. postale	20027
Prefisso	0331
Fuso orario	UTC+1
Codice ISTAT	015181
Cod. catastale	H240
Targa	MI
Cl. sismica	zona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climatica	zona E, 2 480 GG[3]
Nome abitanti	rescaldinesi
Patrono	san Bernardo abate
Giorno festivo	20 agosto
Cartografia
Rescaldina
Posizione del comune di Rescaldina nella città metropolitana di Milano
Sito istituzionale
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Rescaldina (Rescaldina in dialetto legnanese)^{[senza fonte]} è un comune italiano di 14 246 abitanti^[1] della città metropolitana di Milano in Lombardia. È situato a circa 25 km a nordovest del centro di Milano^[4].

I toponimi Rescalda e Rescaldina, hanno origini incerte. Il toponimo Rescaldina è diminutivo di Rescalda, che popolarmente viene rintracciato nella voce verbale riscalda, come a significare che la cittadina sia più calda delle altre. Tuttavia l'etimologia degli studiosi indica un nome composto, come prima parte un derivato del latino "robur", che significa "Quercia o rovere" e dal vocabolo longobardo "Scalta", che significa "Macchia d'alberi, Area boschiva". Dunque il nome, formatosi intorno alla prima età medievale, significherebbe "Bosco di quercie e roveri".^[5]

Il territorio di Rescaldina reca la sua prima traccia della presenza umana all'epoca romana, grazie ad un'ara in pietra che riportava probabilmente una simbologia religiosa. Probabilmente l'ara fu collocata lungo la strada romana che percorreva la parte superiore del bordo della Valle Olona. Questa ara, rimasta per decenni all'ingresso del cimitero ora è collocata nel cortile della casa parrocchiale. Pare furono i monaci cistercensi a stabilire il primo insediamento agricolo permanente (la "grangia") nell'area dell'attuale comune, che col tempo crebbe in due distinti borghi rurali: Rescalda e Rescaldina.^[6]

Nel 1570 Rescaldina venne elevata a parrocchia da Carlo Borromeo e inserita nella Pieve di Legnano. Gli abitanti di Rescalda, non trovando accolte le loro richieste per ottenere una parrocchia autonoma, costituirono una rendita per il mantenimento del sacerdote, fu stabilita quindi la parrocchia nel 1608 e inserita nella Pieve di Busto Arsizio. La costituzione di questa rendita autonoma consentì agli abitanti di Rescalda di acquisire il diritto di eleggere il parroco, privilegio mantenuto fino al Concilio Vaticano II, l'ultimo parroco infatti venne eletto nel 1959 (una delle ultime due parrocchie nella diocesi di Milano).^[7]

Presenze di stemmi viscontei su due edifici rimandano alla leggenda sulla presenza di una residenza estiva del nobile casato, peraltro mai accertata, e comunque all'appartenenza di Rescaldina alla Signoria di Milano e al Ducato di Milano a partire dal XIII secolo.

Una delle più importanti famiglie del passato di Rescaldina fu quella dei Lampugnano (o Lampugnani), che dominò ed influenzò gli eventi del territorio per circa tre secoli a partire dal XIV secolo. Da ricordare il casato dei Melzi, che dalla casa patrizia di Legnano estendevano in Rescaldina numerosi possedimenti (la Casa della Curti Granda^[8], loro residenza e i fabbricati a cortile in via Bossi e Legnano, attualmente di proprietà della fondazione Barbara Melzi). Il catasto teresiano definiva nel 1730 l'assetto del territorio, per la maggior parte ancora suddiviso e posseduto da nobili; nel censimento del 1807, Rescaldina contava 207 abitanti e Rescalda 630, dati statici rispetto a quelli che conosciamo del Cinquecento e del Settecento; allo stesso modo perdurava l'economia agricola di sussistenza che era già caratteristica dei secoli precedenti. Con l'unità d'Italia, Rescaldina e Rescalda vennero unificate con Rescaldina comune e Rescalda frazione.

Lo stemma è utilizzato dal comune anche se privo di formale decreto di concessione. Può essere blasonato: di rosso, al castello torricellato di un pezzo, d'oro, chiuso murato e finestrato di nero, al lupo uscente dalla cima della torre, pure d'oro. Ornamenti esteriori di Comune.^[9]

Sebbene di invenzione moderna, raffigura un lupo che fugge da una torre, rappresenta infatti la fuga di Lupo da Limonta dalla prigionia nella torre di Rescaldina, posta in via Roma 7 che ancora conserva lo stemma visconteo. L'episodio è narrato da Tommaso Grossi nell'opera Marco Visconti^[10] ambientata nel XIV secolo durante le contese tra Visconti e Sforza: Lupo da Limonta, scudiero di Ottorino Visconti, venne imprigionato e la fuga fu possibile grazie ad uno stratagemma; il giullare Tremacoldo chiese di partecipare alla giostra-torneo, cui in realtà si presentò, camuffato, Lupo che, balzato in sella al cavallo, invece di dirigersi lancia in resta contro la sagoma del saraceno si diede alla fuga.^[11]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Vicino al palazzo comunale di Rescaldina è presente la chiesa dei Santi Bernardo e Giuseppe, risalente ai primi del Novecento, che al suo interno ospita un crocifisso seicentesco e alcuni dipinti a olio.

Un simbolo di Rescaldina è la Corte della Torre Amigazzi, situata nella zona della Contrada Torre. La Torre è un simbolo storico della città e recentemente è stata al centro di un importante progetto di riqualificazione, che prevede il recupero conservativo dell’edificio e delle sue caratteristiche tipologiche, con l’introduzione di innovazione e qualità dell’abitare.

Nella frazione di Rescalda, si erge la chiesa di Santa Maria Assunta, localizzata nella metà del novecento sui resti della precedente, risalente al 1300.

A meno di un chilometro di distanza, si erge la chiesa di San Giuseppe alla Pagana, citata anche tra "I Luoghi del Cuore" del FAI - Fondo per l'Ambiente italiano, nel complesso vi è un affresco di Madonna con Bambino attribuito a Bernardino Luini.^[12]

Mentre nella frazione di Ravello, si trova la chiesa della Madonna della Neve, progettata dall'architetto Vico Magistretti, è risalente alla metà del novecento e al suo interno si può trovare un affresco rinascimentale staccato dalla preesistente cappelletta votiva, abbattuta per far posto alla nuova costruzione.

Di notevole interesse paesaggistico inoltre è il Bosco della Pace, parco pubblico inaugurato nel 2016 grazie alla collaborazione dei bambini delle scuole elementari del paese.

Abitanti censiti^[13]

Nel 2023, gli stranieri residenti a Rescaldina sono 1285, ovverosia il 9% della popolazione totale. L'etnia più numerosa è quella albanese (12,5%), seguita da quella rumena (11,4%) e marocchina (9,9%).^[14]

Nazione	Maschi	Femmine	Totale	%
Albania	80	81	161	12.53%
Romania	62	85	147	11.44%
Marocco	66	61	127	9.88%
Ucraina	16	72	88	6.85%
Pakistan	48	38	86	6.69%
Perù	37	48	85	6.61%
Senegal	36	25	61	4.75%
Egitto	31	24	55	4.28%
Cina	20	26	46	3.58%
Ecuador	21	21	42	3.27%

A Rescaldina viene organizzato ogni anno, nel periodo autunnale, il Palio delle contrade. L'evento vuole rievocare le vicende raccontate da Tommaso Grossi, associate alla tradizione e alla cultura del paese tanto da essere anche raffigurate nello stemma comunale: lo stemma infatti rappresenta un lupo che fugge dalla torre di un castello, e si tratta di un riferimento alla vicenda della fuga dello scudiero Lupo da Limonta dalla rocchetta di Rescaldina, così come raccontato da Tommaso Grossi nel romanzo storico Marco Visconti.^[15] L'evento consiste in una grande rievocazione storica e vede come partecipanti le quattro contrade cittadine: Torre, indicata con i colori rosso e blu, Croce, associata al verde e al giallo, Rescalda, rappresentata in bianco e rosso, e Ravello, a cui si fa riferimento con i colori bianco e azzurro.^[16] La manifestazione è stata organizzata a partire dal 1968 fino al 1996, e poi nuovamente a partire dal 2018.^[17]

Edizioni del Palio di Rescaldina

Edizione	Vincitore	Secondo	Terzo	Quarto
1968	Ravello	Croce	Rescalda	Torre
1969-1996	Risultati non disponibili
1997-2017	Non disputato
2018	Rescalda	Ravello	Croce	Torre
2019	Rescalda	Croce	Ravello	Torre
2020-2021	Non disputato
2022	Rescalda	Ravello	Croce	Torre
2023	Non disputato[18]
2024

Colori	Contrada	Motto	Vittorie
	Rescalda	Ier, incö e duman, par simpar indian	3 (2018, 2019, 2022)
	Ravello	Quercia nello spirito, pace alta nel cuore	1 (1968)
	Croce	Essere di contrada Croce, della 'Straa	Nessuna
	Torre	Fiera s'innalza nel cielo la Torre	Nessuna

Tra la prima e la seconda settimana di settembre, presso l'oratorio San Luigi Gonzaga di Rescalda, è organizzata la festa dell'uva di Rescaldina. La festività, giunta ormai alla 43ª edizione nel 2023, ha attratto anche più di 800 persone a serata, grazie alla musica, al cabaret e al ballo liscio.^[19] A gestire l'organizzazione dell'evento sono circa un centinaio di volontari, che si occupano della cucina e della gestione dei tavoli. I ricavi dell'evento, compresi quelli della pesca di beneficenza, sono devoluti per le opere di ristrutturazione della chiesa di Santa Maria Assunta e dell'oratorio.^[20]

Sempre all'oratorio di Rescalda, nel mese di maggio viene organizzata la sagra della costina. Inaugurata nel 2016, nel 2023 ha raggiunto la sua 6ª edizione.^[21]

La festa di San Giuseppe alla Pagana è la tradizionale festa di Rescaldina, organizzata nei mesi tra marzo e aprile. Una manifestazione sollecitata dal parroco di Rescalda Renato Mariani, e sostenuta con impegno e dedizione da tutte le organizzazioni della piccola frazione. Lo scopo della manifestazione è quello di raccogliere fondi per il restauro dei dipinti e degli interni della chiesetta.^[22] La manifestazione inizia con una cerimonia religiosa all'interno della chiesetta per poi proseguire con il tradizionale banchetto. Il giorno di San Giuseppe, dopo la messa, si passa al pranzo in strada a base del tradizionale risotto alla luganega.^[23]

A Rescaldina è presente la biblioteca comunale, edificata nel complesso della scuola elementare Dante Alighieri. La biblioteca è organizzata dentro uno stabile prefabbricato, che precedentemente era utilizzato come scuola materna.^[24]

Sul territorio di Rescaldina sono presenti tre scuole dell'infanzia (Infanzia S. Ferrario, Infanzia Bassetti, Don Antonio Arioli), due scuole primarie (A. Manzoni, D.Alighieri) e due scuole medie (Raimondi, Ottolini).^[25][26]

All'interno della Bassetti, è presente lo Zucchi Collection Museum, museo tessile che espone al pubblico la più grande collezione al mondo di antichi blocchi per stampa a mano su tessuto: all'interno sono contenuti più di 56.000 blocchi, prodotti da artigiani inglesi, francesi e austriaci, 12.000 disegni e oltre 1.000 blocchi in rame per la stampa a cera.^[27]

La principale testata giornalistica del comune di Rescaldina è il Partecipare. Nato nell'aprile del 1971, il giornale è gestito da un Comitato di Redazione, facente capo al Comune, composto interamente da cittadini di Rescaldina.^[28]

Durante l'amministrazione comunale di centro-sinistra dal 2019, Rescaldina è stata sotto un ampio progetto di viabilità, con la relaizzazione di diverse piste ciclabili. Una di queste è la pista ciclabile di Via Repetti, sita nella frazione di Rescalda. L'attuale giunta comunale, aveva deciso di attuare un senso unico dopo la rotonda che collega la strada a viale Lombardia, tuttavia nel 2024, si è optato per il ripristino della doppia circolazione, con l'eliminazione del senso unico e conseguentemente della pista ciclabile.^[29] Tra il 2021 e il 2024 sono stati effettuati importanti lavori sull'illuminazione pubblica: sono stati sostituite 2739 vecchie lampade con nuovi punti luce led; sono stati posizionati 193 nuovi punti luce sul territorio comunale e posizionati 2 nuovi pannelli multimediali.^[30] Dal 2023 sul territorio sono state inaugurate due nuove unità di casa dell'acqua, la prima è stata posizionata all'uscita del Bosco della Pace, verso piazzale dei Donatori, mentre l'altra sita in via Gramisci, prima della rotonda che si affaccia su viale Lombardia.^[31]

La contrada Rescalda, localizzabile nell'omonima frazione di Rescalda, viene rappresentata dai colori sociali bianco e rosso. Annualmente partecipa al Palio di Rescaldina, di cui è l'attuale detentrice, nonché la contrada che ne ha ottenuto maggiori successi.^[32] I membri sono detti "indiani".

Il Palio 2018 è la prima edizione della storica manifestazione dopo l'interruzione nel 1996 del Palio di Rescaldina, la Contrada Rescalda, è riuscita a staccare Ravello, piazzatosi al secondo posto della classifica, di ben 36 punti.^[33]

Il successo si ripete nel 2019, con la contrada degli indiani che conquista il secondo palio consecutivo, stavolta con solo 10 punti di vantaggio sugli avversari della Croce.^[34]

Dopo l'annullamento delle edizioni 2020 e 2021 a causa della pandemia, il Palio è tornato nel 2022, con nuovamente il trionfo degli indiani, che hanno staccato in classifica la contrada ravellina di 42 punti, vantando dunque la conquista della ultime tre edizioni del palio.

La contrada Ravello, comprende il territorio della frazione di Ravello, ovvero il territorio posto al centro del comune di Rescaldina. Annualmente partecipa al Palio delle Contrade.^[35]

La Contrada Croce, rappresentata da colori giallo e verde, partecipa annualmente al Palio delle contrade di Rescaldina. La zona cittadina della Contrada Croce, è sita a nord della contrada Croce e a sud della contrada di Ravello. I gialloverdi, nell'edizione 2018 hanno avuto più di 200 iscrizioni in vista del Palio.^[36]

La Contrada Torre, comprende la zona sud del centro abitato. Partecipa annualmente al Palio di Rescaldina. Il simbolo presente sullo stemma contradaiolo, è la Torre Amigazzi.

Dalla nascita alla fine del XIX sec. Rescaldina è stato un villaggio rurale basato sull'agricoltura di sussistenza.

La Bassetti, fondata a Milano nel 1830, inaugura nel 1840 il suo primo stabilimento a Rescaldina^[37]. In pochi decenni la fabbrica cresce e nel 1908 la meccanizzazione dello stabilimento dà il via all'evoluzione dell'economia locale che nei primi decenni del XX diventa prevalentemente industriale nel settore tessile, poi con l'indotto per la manutenzione e la riparazione dei telai, nel settore metalmeccanico e successivamente metallurgico, specificatamente per la fusione della ghisa: una rivoluzione reddituale nell'economia della popolazione rescaldinese. Bassetti (ora parte del Gruppo Zucchi), nella sede di Rescaldina custodisce il Museo "Zucchi Collection"^[38], la più grande raccolta al mondo di blocchi per stampa a mano sul tessuto in legno e metallo, dalla fine del '700 al 1930.^[39]

La fine del secolo scorso ha seguito, dal punto di vista economico, il generale andamento della zona dell'Alto Milanese, declino del settore manifatturiero a favore del terziario. Nel caso di Rescaldina, più che verso le tecnologie avanzate, pur con piccole realtà a livelli di eccellenza, verso il settore della grandi attività commerciali, sfruttando l'asse viario della Strada Statale 527 che la attraversa e la vicinanza dell'Autostrada dei Laghi da cui Rescaldina è servita direttamente da 2 uscite sul ramo A8 Milano-Varese (Legnano e Castellanza) e con l'uscita di Saronno a soli 6 km sul ramo A9 Lainate-Como-Chiasso che la collega direttamente alla Svizzera.

L'inaugurazione della tratta Saronno-Busto Arsizio il 5 ottobre 1887 la collega direttamente a Milano e a Novara con la ferrovia costruita dalla FNS di cui Rescaldina è ancora la prima stazione dopo il nodo di Saronno verso Novara.

La ferrovia, gestita dal 1890 dalle Ferrovie Nord Milano (poi confluite in Trenord), e l'apertura il 21 settembre 1924 della prima autostrada a pedaggio del mondo^[40] (Autostrada dei Laghi) contribuirono notevolmente allo sviluppo sia economico che sociale di Rescaldina. La possibilità di spostarsi agevolmente verso Milano, Varese, Como e la Svizzera creò nuove opportunità per lavoro e studio per gli abitanti.

La linea ferroviaria, raddoppiata negli anni '90 con l'introduzione dell'attuale stazione, collega Rescaldina direttamente all'aeroporto di Milano Malpensa.

La storia amministrativa del comune di Rescaldina dal 1946 ad oggi può essere suddivisa in due fasi: per i primi quarantanove anni si sono succeduti esclusivamente sindaci eletti dal consiglio comunale, mentre dal 1995 ad oggi i cittadini hanno la possibilità di eleggere il sindaco. La città, dal 1995, è stata amministrata prevalentemente da esponenti di centro-sinistra, con una parentesi tra il 2009 ed il 2014 in cui la città fu amministrata dal Sindaco Paolo Magistrali, di centro-destra.

• Atella, dal 1988.^[41]

A Rescaldina hanno sede tre società: la CARCOR (acronimo di "Centro Addestramento Ragazzi Calcio Oratorio Rescaldina", fondata nel 1966, nelle cui giovanili hanno militato, tra gli altri, Marco Simone, Matteo Darmian e Laura Fusetti),^[42] l'AC Rescalda (fondata nel 1989, vi si è formato Ignazio Abate)^[43][44] e l'ACC Marnate Gorla, previa fusione con l'ACC Easy Team di Rescaldina, che occupa il centro sportivo di via Barbara Melzi dopo il fallimento della Rescaldinese nel 2018). Il suo bacino d'utenza si estende anche a Marnate e Gorla ed è settore giovanile della Castellanzese).^[45][46] Tutte queste società hanno sempre militato nelle divisioni dilettantistiche a carattere territoriale.

Originari di Rescaldina sono anche Luigi Pogliana, terzino del Napoli dal 1967 al 1978, e Marco Simone, ex calciatore di Milan, Paris Saint Germain e Monaco e della Nazionale italiana degli anni '90.^[47]

• Stazione di Rescaldina
• Sindaci di Rescaldina

• Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rescaldina

• Comune di Rescaldina, su comune.rescaldina.mi.it.
• Rescaldina, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.

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