Serve Air Cargo

Serve Air Cargo
StatoBandiera della RD del Congo RD del Congo
Fondazione
  • 1993 (come Services Air)
  • 2015 (come Serve Air Cargo)
Fondata daMr. Harish Jagtani
Sede principaleKinshasa
Persone chiaveMr. Harish Jagtani (CEO e presidente)
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Compagnia aerea cargo
Codice IATAn/a
Codice ICAOn/a
Indicativo di chiamatan/a
Primo volo
  • 2003 (come Services Air)
  • 2019 (come Serve Air Cargo)
HubKinshasa
Flotta8 (nel 2022)
Destinazioni20+ (nel 2022)
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Serve Air Cargo, fino al 2015 Services Air, è una compagnia aerea cargo con sede a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. Opera servizi cargo di linea e charter nazionali e internazionali.[1]

Storia

La compagnia aerea venne fondata nel 1993 da Harish Jagtani con il nome di Services Air, ma non operò alcun volo fino al 2003. Gli unici aerei della flotta erano esclusivamente vecchi Antonov provenienti da ormai scomparse compagnie sovietiche, tra cui Antonov An-12 e Antonov An-26, e altri velivoli a turboelica.[2]

Nel 2009 venne introdotto il primo aereo a turboventola, un Boeing 727 "Super 27", seguito poi da altri esemplari dello stesso modello e da tre Boeing 737-300.[3]

Services Air cessò le operazioni il 30 dicembre 2015 quando venne rinominata in Serve Air Cargo, ottenendo un nuovo certificato di operatore aereo solo nel 2019.[1][4]

La compagnia rientra tra i vettori aerei soggetti a divieto operativo nell'Unione europea, anche a causa dei diversi incidenti e per il mancato rispetto di adeguati standard di sicurezza.[5]

Flotta

Flotta attuale

A dicembre 2022 la flotta di Serve Air Cargo è così composta[6][7]:

Aereo In flotta Ordini Note
Boeing 727-200F 4 [8]
Boeing 737-300(QC) 1 [9]
Boeing 737-300(BDSF) 3 [10]
Totale 8

Flotta storica

Serve Air Cargo operava in precedenza con i seguenti aeromobili[11]:

Incidenti

  • L'8 gennaio 2005, l'Antonov An-12 di marche 9Q-CIH stava operando un volo cargo tra l'aeroporto Internazionale di Entebbe e l'aeroporto di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. L'Antonov si schiantò al suolo mentre si avvicinava alla capitale congolese. Tutti i 6 membri dell'equipaggio persero la vita. Gli investigatori appurarono che l'incidente era avvenuto a causa di un guasto a un motore e al sovraccarico dell'aereo. Venne inoltre scoperto che la compagnia non disponeva di alcun certificato di operatore aereo.[12]
  • Il 26 maggio 2009, l'Antonov An-26 di marche 9Q-CSA stava operando un volo cargo tra l'aeroporto Internazionale di Goma e l'aeroporto di Matari, nella Repubblica Democratica del Congo. Durante l'avvicinamento alla destinazione, l'aereo precipitò lasciando solo un sopravvissuto tra i quattro membri dell'equipaggio.[13]
  • Il 24 dicembre 2015, l'Airbus A310-304F di marche 9Q-CVH operante un volo cargo tra l'aeroporto Internazionale di Lubumbashi e l'aeroporto di Mbuji-Mayi uscì di pista durante l'atterraggio a Mbuji-Mayi e colpì diverse case, provocando la morte di otto residenti e ferendone altri nove. Nessuno a bordo perse la vita.[14]
  • Il 10 settembre 2017, un Antonov An-26, marche 9S-AFL, subì un guasto a un motore poco dopo il decollo da Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. Nel tentativo di effettuare un atterraggio di emergenza, l'aereo uscì di pista. Non si registrarono vittime.[15]
  • Il 4 marzo 2018, un Boeing 737-300F, marche 9S-ASG, uscì di pista durante l'atterraggio a Lubumbashi causando il collasso del carrello di atterraggio anteriore e danni al carrello e al motore sinistro. L'indagine appurò che l'incidente era avvenuto a causa di errate azioni dei piloti. Tra i fattori che contribuirono vi erano un periodo di addestramento al simulatore troppo ridotto e il sovraccarico dell'aereo.[16]
  • Il 21 gennaio 2019, un Boeing 737-300F, marche 9S-AHJ, subì il collasso del carrello di atterraggio sinistro durante l'atterraggio a Kinshasa. Nessuno rimase ferito ne ci furono vittime; l'aereo subì danni sostanziali ma venne in seguito riparato. Le indagini sono, al 2020, ferme a causa della mancanza di fondi, addestramento e staff.[17][18]

Note

  1. ^ a b (EN) Serve Air Cargo Airline Profile | CAPA, su centreforaviation.com. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  2. ^ (EN) Services Air Airline Profile | CAPA, su centreforaviation.com. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  3. ^ (EN) Serve Air Cargo about us, su serveaircargo.com.
  4. ^ (EN) Serve Air Cargo home page, su serveaircargo.com.
  5. ^ (EN) Harro Ranter, Aviation Safety Network > ASN Aviation Safety Database > Operator index > Democratic Republic of the Congo > Serve Air, su aviation-safety.net. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) Serve Air Cargo Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  7. ^ (EN) Serve Air Cargo aircrafts, su serveaircargo.com.
  8. ^ Marche 9S-ASS, 9S-AVN, 9S-AVS e 9S-AVV.
  9. ^ Marche 9S-ALG.
  10. ^ Marche 9S-AAA, 9S-AII e 9S-AKK.
  11. ^ (EN) ATDB.aero aerotransport.org AeroTransport Data Bank, su aerotransport.org. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  12. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Antonov An-12 9Q-CIH Bukalaza, su aviation-safety.net. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  13. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Antonov An-26 9Q-CSA Isiro-Matari Airport (IRP), su aviation-safety.net. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  14. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Airbus A310-304F 9Q-CVH Mbuji-Mayi Airport (MJM), su aviation-safety.net. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  15. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Antonov An-26B 9S-AFL Goma Airport (GOM), su aviation-safety.net. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  16. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Boeing 737-322 (SF) 9S-ASG Lubumbashi International Airport (FBM), su aviation-safety.net. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  17. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Boeing 737-330 (QC) 9S-AHJ Kinshasa-N'Djili Airport (FIH), su aviation-safety.net. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  18. ^ (EN) Accident: Serve B733 at Kinshasa on Jan 21st 2019, left main gear collapse on landing, su avherald.com. URL consultato il 30 dicembre 2020.
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