Stjepan Konzul Istranin

Stjepan Konzul Istranin

Stjepan Konzul Istranin (Pinguente, 1521 – Eisenstadt, 1568) fu un riformatore protestante originario dell'Istria, che scrisse e tradusse libri in dialetto ciacavo.[1] Istrianin fu il più importante scrittore protestante di lingua croata.[2] Istranin nacque a Pinguente nel 1521. A quel tempo, Pinguente faceva parte dell'Impero Asburgico, era sotto la giurisdizione della diocesi cattolica di Capodistria, e lo slavo ecclesiastico antico era in uso per i testi liturgici.[3]

Istranin iniziò la sua carriera a Stari Pazin come parroco, scrivendo testi in glagolitico fino al 1549, anno in cui venne bandito perché protestante.[4] Su consiglio di Primož Trubar, Istranin si recò a Lubiana nel 1559, dove il suo futuro collega Antun Dalmatin era già impegnato nella traduzione di testi liturgici.[5]

L'Istituto biblico slavo meridionale

L'Istituto biblico slavo meridionale fu fondato ad Urach nel gennaio 1561 da Hans von Ungnad, che fu suo proprietario e mecenate.[6] Ungand installò una tipografia all'interno dell'istituto, che egli definì "la tipografia slovena, croata e cirillica".[6] Il direttore e supervisore dell'Istituto era Primož Trubar.[6]

Dopo essere stato invitato da Trubar,[7] Istranin si recò a Urach, dove collaborò con Antun Dalmatin, un buon conoscitore della scrittura cirillica che fu invitato a Urach come direttore della stampa.[3] Trubar ingaggiò Istranin e Dalmatin come traduttori in lingua croata e serba[8] al fine di tradurre la propria traduzione in lingua slovena del Nuovo Testamento e stamparla in alfabeto latino, glagolitico e cirillico.[9] Le placche per la stampa dei testi in caratteri cirillici furono modellate da artigiani di Norimberga.[10] I libri che essi stamparono presso la tipografia di Urach erano progettati per essere utilizzati in tutto il territorio popolato da slavi meridionali tra il fiume Isonzo e il Mar Nero.[11] Trubar intendeva utilizzare queste nuove stampe per diffondere il protestantesimo tra i croati e gli altri slavi del sud.[5]

Dalmatin e Istranin basarono il linguaggio del testo tradotto sul dialetto ciacavo settentrionale, con l'aggiunta di elementi di stocavo e icavo.[12] Alcuni membri dell'istituto, incluso Trubar, non erano apparentemente soddisfatti delle traduzioni di Dalmatin e Istranin.[12] Essi si misero alla ricerca di un nuovo traduttore.[13] Alla fine, essi riuscirono ad ingaggiare due sacerdoti ortodossi serbi, Jovan Maleševac dalla Bosnia ottomana e Matija Popović dalla Serbia ottomana.[13]

Secondo un elenco di libri conservati nella Biblioteca universitaria di Tubinga, Istranin e Dalmatin stamparono 25.000 libri a Tubinga e Urach.[13] Il libro più importante che essi pubblicarono rimane probabilmente la traduzione del Nuovo Testamento basata sulla traduzione di Trubar.

Note

  1. ^ Franičević-Šelec.Bogišić, 1974, p=167
  2. ^ Roglić, 1969, p=134
  3. ^ a b Glas, 1967, p=124
  4. ^ Franičević-Šelec-Bogišić, 1974, p=167
  5. ^ a b Rotar, 1988, p=17
  6. ^ a b c Society, 1990, p=243
  7. ^ Urošević, 1968, p=273
  8. ^ Lubotsky, Schaeken, Wiedenhof, 2008, p=280
  9. ^ Društvo, 1972, p=595
  10. ^ Sakcinski, 1886, p=103
  11. ^ Črnja, 1978, p=117
  12. ^ a b Mošin, Pop-Atanasov, 2002, p=18
  13. ^ a b c Матица, 1976, p=112

Bibliografia

  • Marin Franičević, Franjo Šelec e Rafo Bogišić, Od renesanse do prosvjetiteljstva, Liber : Mladost, 1974.
  • Josip C. Roglić, Istra; prošlost, sadašnjost, Binoza-Epoha, 1969.
  • Glas, Istarski mozaik, Glas Istre, 1967.
  • Ivan Kukuljević Sakcinski, Glasoviti hrvati proslih vjekova: niz zivotopisa, Naklada "Matice hrvatske", 1886.
  • Zvane Črnja, Kulturna povijest Hrvatske: Temelji, Otokar Keršovani, 1978.
  • Božidar Marković, Dragutin Furunović e Radiša Radić, Zbornik radova: kultura štampe--pouzdan vidik prošlog, sadašnjeg i budućeg : Prosveta-Niš 1925-2000, Prosveta, 2000.
  • Milivoje Urošević, Pregled istorije književnosti naroda Jugoslavije do XVIII veka, Zavod za izdavanje udžbenika Socijalističke Republike Srbije, 1968.
  • Društvo, Bibliotekar, Društvo bibliotekara N.R. Srbije., 1972.
  • Janez Rotar, Trubar in Južni Slovani, Državna zal. Slovenije, 1988.
  • Society, Slovene Studies: Journal of the Society for Slovene Studies, The Society, 1990.
  • Vladimir A. Mošin e Ǵorgi Pop-Atanasov, Izbrani dela, Menora, 2002.
  • Матица, Review of Slavic studies, Matica srpska, 1976.

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