Tricholepis

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Tricholepis
Tricholepis amplexicaulis
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCarduoideae
TribùCardueae
SottotribùCentaureinae
InfratribùVolutaria Group
GenereTricholepis
DC., 1833
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCarduoideae
TribùCardueae
GenereTricholepis
Specie
(Vedi testo)

Tricholepis DC., 1833 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1]

Descrizione

Il portamento
Tricholepis glaberrima
Le foglie
Tricholepis amplexicaulis
Infiorescenza
Tricholepis amplexicaulis
I fiori
Tricholepis glaberrima

Le specie di questo genere sono piante erbacee (o arbustive) annuali o perenni; in genere non sono spinose. Il fusto è eretto e ramificato dalla base o dal centro del fusto.[2][3][4][5]

Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno, hanno una lamina intera o talvolta dentato-pennatifida o anche appuntita.

Le infiorescenze si compongono di capolini peduncolati, omogami e solitari all'estremità del fusto. I capolini sono formati da un involucro a forma da campanulata a emisferica composto da brattee (o squame) all'interno del quale un ricettacolo fa da base ai fiori tutti tubulosi. Le brattee dell'involucro, numerose, disposte su più serie in modo embricato, hanno delle forme da subulate a subulato-lanceolate strette; hanno inoltre delle appendici molto lunghe; le brattee sono ricoperte inoltre da peli ispidi. Il ricettacolo normalmente è sericeo.

I fiori sono tutti del tipo tubuloso.[6] I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori in genere sono ermafroditi e actinomorfi.

  • /x K {\displaystyle \infty } , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[7]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla in genere è colorata di rosa, porpora, lilla o giallo.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri e papillosi, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[8]
  • Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.

Il frutto è un achenio con pappo. Gli acheni, con forme obovoidi-oblunghe e lateralmente compressi, sono glabri. La superficie si presenta con deboli coste o striature. Il pericarpo dell'achenio è sclerificato; alla sommità l'achenio è provvisto di un bordo dentellato. Il pappo (deciduo o persistente) è inserito in un anello parenchimatico sulla piastra apicale e in genere è formato da due più o meno uguali serie di ampie squame pennate (la serie esterna è più piumosa; in quella interna gli elementi sono più larghi e appiattiti).

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione

Le specie di questo genere si trovano dall'Iran alla Cina centrale.

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[9], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[10] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[11]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]

La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Centaureinae è una di queste).[4][12][13][14]

Filogenesi

La classificazione della sottotribù rimane ancora problematica e piena di incertezze. Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico informale Volutaria Group. Questo gruppo composto da 8 generi, nell'ambito della sottotribù Centaureinae e da un punto di vista filogenetico, si trova in posizione "basale", ossia è stato il primo gruppo a separarsi dagli altri generi. In più recenti studi, tuttavia, alcuni generi (Mantisalca), risultano avere delle posizioni più centrale all'interno del gruppo informale Rhaponticum Group.[2][3][4][14]

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 32.[2]

Elenco delle specie

Il genere comprende le seguenti 20 specie:

  • Tricholepis amplexicaulis C.B.Clarke
  • Tricholepis angustifolia DC.
  • Tricholepis chaetolepis (Boiss.) Wendelbo
  • Tricholepis eburnea Rech.f.
  • Tricholepis elongata DC.
  • Tricholepis furcata DC.
  • Tricholepis gedrosiaca (Bornm.) Mirtadz., Parishani & Bordbar
  • Tricholepis glaberrima DC.
  • Tricholepis infundibuliformis Dittrich
  • Tricholepis karensium Kurz
  • Tricholepis khuzestanica Parishani
  • Tricholepis montana Dalzell & A.Gibson
  • Tricholepis nakaoi Kitam.
  • Tricholepis radicans (Roxb.) Wight
  • Tricholepis roylei Hook.f.
  • Tricholepis stewartii C.B.Clarke ex Hook.f.
  • Tricholepis stictophyllum C.B.Clarke
  • Tricholepis tibetica Hook.f. & Thomson ex C.B.Clarke
  • Tricholepis toppinii Dunn
  • Tricholepis trichocephala Lincz.

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questo genere:

  • Stictophyllum Edgew.

Note

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 142.
  3. ^ a b Funk & Susanna, pag. 308.
  4. ^ a b c Herrando et al. 2019.
  5. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 4 marzo 2021.
  6. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 9.
  7. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  8. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  9. ^ Judd 2007, pag. 520.
  10. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  11. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  12. ^ Funk & Susanna 2009, pag. 303.
  13. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 138.
  14. ^ a b Barres et al. 2013.

Bibliografia

  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
  • V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
  • Laia Barres et al., Reconstructing the Evolution and Biogeograpnic History of Tribe Cardueae (Compositae), in Botany, vol. 100, n. 5, 2013, pp. 1-16.
  • Sonia Herrando-Morairaa et al., Nuclear and plastid DNA phylogeny of the tribe Cardueae (Compositae) with Hyb-Seq data: A new subtribal classification and a temporal framework for the origin of the tribe and the subtribes, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 137, 2019, pp. 313-332.

Voci correlate

Generi di Asteraceae

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • Tricholepis eFloras Database
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