Una donna di nome Golda

Abbozzo
Questa voce sugli argomenti fiction televisive drammatiche e fiction televisive statunitensi è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti dei progetti di riferimento 1, 2.
Una donna di nome Golda
Titolo originaleA Woman Called Golda
PaeseStati Uniti d'America
Anno1982
Formatominiserie TV
Generebiografico, drammatico, storico, politico
Puntate2
Durata200 min
Lingua originaleinglese
Rapporto4:3
Crediti
RegiaAlan Gibson
SceneggiaturaHarold Gast, Steve Geters
Interpreti e personaggi
  • Ingrid Bergman: Golda Meir
  • Judy Davis: Golda Meir da ragazza
  • Leonard Nimoy: Morris Meyerson
  • Ned Beatty: senatore Durward
  • Franklin Cover: Hubert Humphrey
  • David de Keyser: David Ben Gurion
  • Anne Jackson: Lou Kaddar/voce narrante
  • Robert Loggia: Anwar Sadat
  • Nigel Hawthorne: Abdullah di Giordania
  • Yossi Graber: Moshe Dayan
Doppiatori e personaggi
FotografiaAdam Greenberg
MontaggioRobert F.Shugrue
MusicheMichel Legrand
ScenografiaMichel Legrand
CostumiBarbara Lane
ProduttoreGene Corman, Lynn Guthrie
Produttore esecutivoHarve Bennett
Casa di produzioneOperation Prime Time, Paramount Television
Prima visione
Prima TV originale
Dal26 aprile 1982
Al27 aprile 1982
Rete televisivaSyndication
Prima TV in italiano
Dal23 settembre 1983
Al24 settembre 1983
Rete televisivaRete 4
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Una donna di nome Golda (A Woman Called Golda) è una miniserie televisiva del 1982 diretta da Alan Gibson e con protagonista Ingrid Bergman nel ruolo di Golda Meir, prima donna ad essere eletta primo ministro israeliano nel 1969.

Per l'attrice svedese, vincitrice di 3 premi Oscar nel 1945, nel 1957 e nel 1975 come miglior attrice protagonista, la miniserie fu l'ultima interpretazione della carriera: Ingrid Bergman morirà pochi mesi dopo la diffusione televisiva.

Trama

Emigrata negli Stati Uniti dalla Russia insieme alla famiglia per scampare alle persecuzioni degli ebrei attraverso tutta l'Europa, la giovane Golda Meir aspira un giorno a lottare per il diritto del suo popolo ad avere finalmente uno Stato proprio. Dopo aver sposato Morris Meyerson, Golda si trasferisce per un breve periodo in Palestina, iniziando a lavorare in un kibbutz, per poi spostarsi definitivamente a Gerusalemme, dove mette al mondo due figli. Ma la grande ambizione lacera il suo matrimonio, che nonostante tutto continua fino alla morte del marito nel 1951. Finalmente, nel 1969, Golda viene eletta primo ministro d'Israele, dando però poi le dimissioni nel 1974 dopo la guerra del Kippur.

Premi e riconoscimenti

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Una donna di nome Golda

Collegamenti esterni

  • (EN) Una donna di nome Golda, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (ENES) Una donna di nome Golda, su FilmAffinity. Modifica su Wikidata
  • (EN) Una donna di nome Golda, su Box Office Mojo, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema